“Giornalista-Giornalista” è il titolo del libro che il quotidiano Il Mattino darà in omaggio ai suoi lettori il 23 settembre...
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Giancarlo Siani fu ucciso dalla camorra la sera del 23 settembre 1985 mentre era al volante della sua macchina dopo una giornata di lavoro in redazione. La sua passione per il giornalismo lo portò a essere, sin dagli inizi degli anni Ottanta, un giornalista-giornalista, come definito da Marco Risi nel film “Fortapàsc”.
Il libro è stato presentato oggi nella sala degli Angeli dell'Università Suor Orsola Benincasa a Napoli. Dopo l'introduzione di Lucio d'Alessandro, rettore del Suor Orsola, sono inetrvenuti il direttore de Il Mattino Federico Monga, il presidente della Fondazione Polis don Tonino Palmese, il segretario generale del Sindacato unitario dei Giornalisti della Campania Claudio Silvestri e Paolo Siani, fratello di Giancarlo e consigliere della Fondazione Giancarlo Siani.
«Siamo convinti - ha spiegato Monga - che la parola scritta di Siani debba essere occasione di un'ampia discussione sulla lotta alle mafie e alla corruzione. Lo dobbiamo a Giancarlo e al suo coraggio mite».
Il libro contiene 33 articoli tratti dall'opera omnia: “Giancarlo Siani. Le parole di una vita. Gli scritti giornalistici”, a cura di Raffaele Giglio, Iod Edizioni. I testi introduttivi del volume sono “ll sacrificio di Giancarlo spartiacque della professione” di Monga, “Sfidò il male vent'anni prima di Gomorra scusaci del ritardo, Giancà” di Pietro Gargano, “Siani, parole di verità che squarciavano i troppi silenzi” di Pietro Perone, Gli scritti di Giancarlo tra il diluvio e l'arcobaleno” di don Tonino Palmese e Il tesserino bordeaux e gli anticorpi buoni” di Paolo Siani.
Il Mattino