Nola. «La politica non può più tacere. Gli imprenditori e i commercianti devono avere una presa di coscienza. Il gioco d’azzardo, la schiavitù dalle slot machine sono un...
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Il vescovo Beniamino Depalma si infiamma a parlare di gioco d’azzardo. Ha sentito lo sfogo di tante mamme, di tante moglie disperate. Poi ha deciso, ha preso carta e penna e ha scritto una lettera pastorale.
La sua proposta: «Un patto per sconfiggere la dipendenza dal gioco d’azzardo, demone del terzo millennio, un accordo con i sindaci, la politica, le parrocchie e gli stessi venditori di fortuna per strappare dalle grinfie di una contagiosissima malattia, giovani, adulti e anziani». Penetranti le sue parole: «salvare le persone a rischio da una deriva che toglie dignità».
Il presule ha scritto ai 41 sindaci di una diocesi che estende i propri confini non solo in provincia di Napoli ma anche in quelle di Avellino e di Salerno. Una chiamata in causa che non è solo di adesione al principio della responsabilità che gli amministratori dei territori hanno nei confronti delle comunità.
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