Gioco d'azzardo, si scommette di più quando si sfiora una vincita

Indagine realizzata dall'Università La Sapienza di Roma: cruciale nei contesti ad alto rischio come Napoli e la Campania

Gioco d'azzardo, si scommette di più quando si sfiora una vincita
Immaginate di entrare in un bar e di simulare una partita alla slot machine. Tutto nella realtà virtuale immersiva. È quanto hanno fatto studenti e studentesse, tra...

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Immaginate di entrare in un bar e di simulare una partita alla slot machine. Tutto nella realtà virtuale immersiva. È quanto hanno fatto studenti e studentesse, tra i 18 e i 20 anni, reclutati nelle scuole secondarie di secondo grado. Con risultati sorprendenti. Secondo l’indagine scientifica, realizzata dal Laboratorio di Psicologia Sperimentale Applicata, del Dipartimento di Psicologia della Sapienza Università di Roma nell’ambito del Progetto PON Legalità “Nei panni di Caino per capire e difendere le ragioni di Abele” di cui è beneficiario il Ministero dell’Interno, i giocatori d’azzardo sarebbero maggiormente sensibili alle “near-wins”. In poche parole i giocatori scommetterebbero più denaro dopo un esito di “quasi vincita” e sarebbero molto più rapidi nei tempi di decisione tra una scommessa e l’altra.

 

 

La ricerca scientifica condotta nelle cinque regioni obiettivo del Progetto, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, ha avuto il fine di validare e, quindi, di testare uno degli scenari di realtà virtuale proposti dal progetto, il gioco d’azzardo, e quello di indagare, in un ambiente virtuale ad alto impatto immersivo, gli effetti delle quasi vincite.

La ricerca, realizzata sul campo e terminata a febbraio del 2023, ha permesso la stesura di un articolo scientifico “Gambling and Virtual Reality: Unraveling the Illusion of Near-Misses Effect”, che sarà pubblicato nei prossimi mesi sulla rivista scientifica Frontiers in Psychiatry, nella sezione speciale Addictive Disorders.

Nello specifico, lo studio ha esaminato gli effetti comportamentali e fisiologici del comportamento problematico da gioco d’azzardo e i relativi effetti sul risk-taking, l’assunzione dei rischi, durante il gioco. I risultati ottenuti riflettono la falsa credenza che hanno i giocatori problematici in seguito ad una vincita sfiorata, credendo che questo li conduca, con maggiore probabilità, ad una vincita futura. Un comportamento reso evidente dai dati fisiologici registrati, come il battito cardiaco e la conduttanza cutanea. Ad esempio, è stata registrata una decelerazione del battito cardiaco nel momento che precede il risultato della slot-machine, seguita da un’accelerazione dopo l’esito. Questo, a livello scientifico, può essere considerato come un forte marcatore dell’anticipazione e dell’elaborazione del risultato della slot-machine.

 

 

In conclusione, lo studio del Laboratorio di Psicologia Sperimentale Applicata, del Dipartimento di Psicologia della Sapienza Università di Roma ha permesso nuovi spunti di riflessione sui fattori che contribuiscono allo sviluppo e al mantenimento del comportamento problematico nel gioco d’azzardo. Inoltre, lo scenario di realtà virtuale si è rivelato uno strumento ecologicamente valido e utile per stimolare le risposte comportamentali e fisiologiche tipiche di un contesto reale.

Un'indagine che può essere di grande aiuto soprattutto in contesti particolarmente a rischio, dove il numero di giocatori d'azzardo cresce sempre di più, come a Napoli e in Campania.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino