Giornata della lotta all'Aids: il 1 dicembre test rapidi e gratuiti in piazza San Domenico a Napoli

Appuntamento a San Domenico, un tarallo di Leopoldo in caso di attesa

La locandina dell'iniziativa
Appuntamento in piazza San Domenico per i test rapidi e gratuiti. In attesa dei test rapidi sarà possibile assaggiare un gustoso tarallo napoletano di Leopoldo. ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Appuntamento in piazza San Domenico per i test rapidi e gratuiti. In attesa dei test rapidi sarà possibile assaggiare un gustoso tarallo napoletano di Leopoldo.

In occasione del Primo Dicembre, Giornata Internazionale di lotta all’AIDS, anche quest’anno i volontari e le volontarie di Antinoo Arcigay Napoli e Pride Vesuvio Rainbow, con il supporto dell’Azienda Ospedaliera dei Colli saranno in piazza per una giornata di testing dedicata alle Infezioni sessualmente trasmissibili.

L’appuntamento è in piazza San Domenico Maggiore, giovedì 1 dicembre, dalle 9 alle 21 dove sarà possibile effettuare il test rapido capillare, gratuito e anonimo per HIV e Sifilide e sarà possibile avere informazioni su screening, prevenzione, vaccini e sulle nuove profilassi PrEP e PEP grazie al supporto volontario del personale medico dell’ospedale Cotugno di Napoli.

L’iniziativa “TARALLO & TEST” è patrocinata dall’Azienda Ospedaliera dei Colli (Ospedale Cotugno), da Comune di Napoli, dalla Città Metropolitana di Napoli e dal Centro di Servizio per il Volontariato (CSV) e vede il supporto della storica taralleria LEOPOLDO. In attesa del test, sarà possibile mangiare un gustoso tarallo napoletano.

“Purtroppo continuiamo a registrare nel nostro Paese tanti tabu e tantissimi pregiudizi quando di discute di sesso– afferma Antonello Sannino, Presidente di Arcigay Antinoo di Napoli – per questo la nostra associazione è in prima fila nel contrastare discriminazioni, stigmatizzazioni e paure irrazionali, siamo impegnati in una quotidiana lotta contro la sierofobia (la paura irrazionale nei confronti delle persone che vivono con HIV). E’ necessaria una forte attività di sensibilizzazione e di trasmissione di conoscenza scientifica, come sulle nuove profilassi o sulle campagne vaccinali, ed è importante continuare nell’azione di screening sulle IST, partendo proprio da una logica di community based e dal coinvolgimento delle associazioni di settore e delle comunità locali” 

“Sapere precocemente di avere una infezione da HIV consente di iniziare tempestivamente la terapia farmacologica, questo significa migliorare la qualità della vita in termini di salute generale e anche della salute sessuale. Difatti, grazie al trattamento, Le persone che vivono con HIV in stabile soppressione virale, non possono trasmettere l’infezione; U=U  significa vivere in modo sereno le proprie relazioni e allo stesso tempo rappresenta una importante misura di prevenzione nel ridurre il numero di nuove infezioni. Purtroppo ancora oggi il numero delle diagnosi tardive è elevato, ciò significa che bisogna migliorare le campagne di sensibilizzazione e diffondere il messaggio che fare il test è un “dovere” verso se stessi e verso gli altri”. Aggiunge Viviana Rizzo, responsabile salute per Antinoo Arcigay Napoli.

L’incidenza (casi/popolazione) delle nuove diagnosi HIV e in diminuzione dal 2012, con una riduzione più evidente, dal 2018 al 2020, ma in aumento negli ultimi due anni post-COVID-19. Anche in Regione Campania l’incidenza di nuove diagnosi di infezione HIV è in aumento. Nel 2022 la Campania risulta avere una incidenza superiore a quella della media nazionale (3,9 rispetto a 3,2 nazionale);
Nel 2022 l’incidenza più elevata di nuove diagnosi HIV si riscontra nella fascia di età 30-39 anni, mentre fino al 2020 si riscontrava nella fascia di età 25-29 anni;

Il numero più elevato di diagnosi e da vari anni attribuibile alla trasmissione sessuale e, in ordine decrescente, a maschi che fanno sesso con maschi (MSM), maschi eterosessuali e femmine eterosessuali;


Dal 2015 aumenta la quota di persone a cui viene diagnosticata tardivamente l’infezione da HIV (con bassi CD4 o in AIDS): nel 2022, i 2/3 degli eterosessuali maschi e più della meta delle eterosessuali femmine hanno ricevuto una diagnosi tardiva. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino