Giovani, belli e innamorati. L’uno dell’altra, ovviamente. Ma soprattutto uniti da una passione viscerale per Napoli. Lui, Antonio, all’ombra del Vesuvio ci...
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Nonostante tutto, però, il ragazzo non si adatta alla nuova vita: «All’inizio pensavo di aver trovato l’America, ma col tempo notavo che non riuscivo ad instaurare rapporti profondi con le persone – spiega Antonio –. Sentivo che non condividevo con loro gli stessi valori e dentro di me cresceva la nostalgia per la mia terra». Una terra che da quelle parti è spesso oggetto di pregiudizi e pesanti critiche: «Io facevo di tutto per far passare un’altra visione dei luoghi dove ero cresciuto, ma poi quattro anni fa è scoppiato il caso “Terra dei fuochi” e tutto è precipitato».
Quell’enorme ferita inferta alla sua terra fa esplodere tutto il dolore che Antonio si porta dentro. Sabina gli sta a fianco, vive il suo disagio e insieme a lui cerca di fare qualcosa: studiano, s’informano, manifestano, promuovono conferenze e dibattiti. «E quel percorso ha fatto crescere in noi la consapevolezza che la possibilità di andare a vivere nella città che tanto amavamo non era così campata in aria», spiegano. Intanto, Antonio lascia un lavoro da operaio per frequentare un corso per aspiranti pasticceri, un’attività più attinente al diploma conseguito alla scuola alberghiera; dal canto suo, Sabina accelera i suoi studi in giurisprudenza, laureandosi il prima possibile.
«E ora siamo pronti a scendere giù, tra qualche settimana ci trasferiamo – annunciano –. Senza pregiudizi, abbiamo vagliato tutte le possibilità che Napoli offre a due giovani volenterosi, scoprendo che sono molte e anche eccellenti. In questi anni abbiamo fatto grossi sacrifici per mettere da parte un gruzzolo che ci permetterà di avviare la nostra nuova vita». E sul futuro hanno le idee chiare: «Io voglio affinare le mie conoscenze in materia di pasticceria e tra due anni aprire una mia attività – confida Antonio –. Sabina spenderà la sua laurea». E a chi li definisce coraggiosi, magari incoscienti, rispondono: «Sappiamo bene che non sarà facile, ma abbiamo fatto di tutto per imbottire questo nostro sogno di molta sostanza. Abbiamo molta fiducia nella città che amiamo e poi, come si dice, la fortuna aiuta gli audaci». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino