GIUGLIANO. Avevano pensato tutto nei minimi dettagli e pianificato il blitz per ottenere un encomio dall’Arma. Avevano prodotto prove false per incastrare un migrante...
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L’arresto vero, basato su prove inesistenti, è avvenuto lunedì scorso.
Il ghanese è stato però immediatamente liberato. Il giudice ha infatti deciso di non convalidare il fermo, rifiutandosi di procedere nei suoi confronti. Il dubbio sulla veridicità dei fatti raccontati dai tre carabinieri ha bloccato ogni tipo di iniziativa. Com’è possibile però che due marescialli e un appuntato non siano stati ritenuti credibili? Ebbene, sui tre esisteva già da molto tempo un filone di indagine. Sono infatti sospettati di aver commesso altri reati sui quali indagano i magistrati e i carabinieri. I marescialli e l’appuntato sono stati subito sospesi dall’Arma dei carabinieri. L’indagine è stata coordinata dalla Procura Napoli nord, diretta dal procuratore Francesco Greco. L'operazione eseguita dai carabinieri del comando provinciale e della stessa compagnia di Giugliano. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino