Elezioni a Napoli, gli ex cinquestelle: «Il Movimento è morto, noi coerenti con Brambilla»

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«Non ci piace la parola dissidente: noi siamo coerenti con un percorso fatto in 15 anni di attivismo e poi nelle istituzioni. Non siamo dissidenti, sono loro che hanno...

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«Non ci piace la parola dissidente: noi siamo coerenti con un percorso fatto in 15 anni di attivismo e poi nelle istituzioni. Non siamo dissidenti, sono loro che hanno deviato dalla strada corretta. Il Movimento 5 Stelle è morto e sepolto». Così Matteo Brambilla, candidato sindaco di Napoli per la lista « Napoli in Movimento - No Alleanze», spiega la decisione di alcuni attivisti napoletani del M5S di rifiutare l'alleanza con Pd e centrosinistra sulla candidatura di Gaetano Manfredi e di presentarsi quindi alle amministrative con una propria lista e un proprio candidato sindaco. Brambilla, già candidato del M5S alle comunali del 2016, è ancora capogruppo in Consiglio comunale e spiega che fino ad ottobre non rinuncerà al simbolo con il quale è stato eletto, «quello del Movimento 5 Stelle con la scritta il blog delle stelle».

Presentando i candidati in conferenza stampa, Brambilla dichiara: «Ci presentiamo dopo 5 anni con una sola lista, mentre qualcun altro ha deciso di partecipare alle ammucchiate con chi ha governato e affossato questa città negli ultimi 30 anni. Noi siamo liberi di decidere senza compromessi e con coerenza». Frecciate al «nuovo» Movimento 5 Stelle «2050», in particolare per le scelte fatte nella composizione della lista che appoggerà la candidatura di Manfredi. Due i nomi citati da Brambilla: Francesca Menna, eletta con il M5S nel 2016, poi uscita dal Movimento e diventata assessore della Giunta de Magistris, oggi rientrata nel M5S, e Ciro Borriello, assessore allo Sport della Giunta de Magistris che si è dimesso pochi giorni fa. 

«Menna - ricorda Brambilla - se n'è andata dal Consiglio comunale dicendo che doveva lavorare e non poteva conciliare il lavoro con il Consiglio. Dopo due giorni ha fatto una manifestazione dicendo che il M5S era con la Lega e che quindi schifava il M5S. Mi risulta che il Movimento 2050 sia al Governo con Salvini, quindi o ha cambiato idea o, se è coerente, dica non votatemi». 

Più tranchant il giudizio sulla candidatura di Borriello: «Basta vedere i danni che ha fatto prima al patrimonio e poi allo sport». Secondo Brambilla «cercheranno di mettere dentro qualcuno in Consiglio comunale che andrà a fare non si sa cosa, perché le decisioni verranno prese da altre parti: dalla Regione e da De Luca, che ha fatto 7-8 liste mettendo dentro tutti i suoi uomini. Loro - conclude Brambilla - saranno un inutile orpello per portare fieno a questa coalizione vergognosa che affosserà definitivamente Napoli». 

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Il Mattino