Gli studenti senza scuola pronti a marciare su Napoli

Nessuna sede alternativa, gli esami di Stato in altri istituti

Una protesta degli studenti del Marconi
Sono pronti a scendere nuovamente in piazza, ma stavolta a Napoli, gli studenti dell'istituto Marconi di Giugliano. Il motivo sempre lo stesso: dall'inizio dell'anno...

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Sono pronti a scendere nuovamente in piazza, ma stavolta a Napoli, gli studenti dell'istituto Marconi di Giugliano. Il motivo sempre lo stesso: dall'inizio dell'anno scolastico la mancanza di una sede perché in quella storica di via Basile sono in corso lavori di ristrutturazione. Il 14 aprile un corteo partirà dalla stazione di piazza Garibaldi per raggiungere la Città metropolitana di Napoli.

I 1.400 ragazzi sono ancora alle prese con turni pomeridiani e dislocati in quattro istituti superiori. Dopo mesi di promesse e impegni non mantenuti sono esasperati. Le due sedi alternative che erano state assicurate, villa Gallo, in via Aviere Mario Pirozzi, e un edificio in via Spazzilli, non sono ancora pronte nonostante le rassicurazioni da parte di Comune e Città metropolitana che per il 28 febbraio almeno villa Gallo, ex caserma della Guardia di Finanza, gli sarebbe stata consegnata. Ma così non è stato.

La consigliera metropolitana con delega alla programmazione scolastica, Ilaria Abagnale, ha fatto sapere che «risolti alcuni aspetti burocratici per l'impegno delle risorse per la prossima settimana potrebbe essere già firmato il contratto almeno per l'edificio di via Spazzilli». In ogni caso, villa Gallo, non sopperirà alle esigenze dei 1.400 studenti dell'istituto professionale. L'edificio, infatti, avrà a disposizione 22 aule a fronte delle 54 necessarie. Ma non è ancora chiaro neppure quando sarà disponibile.

Stessa situazione anche per la struttura di via Spazzilli e per la ex scuola delle suore di via Sant'Anna promessa dal sindaco Nicola Pirozzi. L'anno scolastico volge al termine e questo sta portando sfiducia negli studenti. «Siamo costretti a turni pomeridiani e per di più senza laboratori, senza pratica. Questa situazione ci sta massacrando - commenta Lorenza D'Andrea, rappresentante d'istituto -. Avremmo gradito un minimo di appoggio dalle istituzioni, dovrebbero salvaguardarci».


Questa del 14 aprile è la quarta manifestazione che organizzano i giovani del Marconi per far sentire il loro disagio: da settembre costretti a frequentare solo di pomeriggio, senza una sede stabile e senza la possibilità di utilizzare laboratori, fondamentali per un istituto professionale. Il timore degli studenti è che saranno costretti a tenere anche gli esami di stato nelle sedi provvisorie.
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Il Mattino