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Expo, convegni e formazione per una tre giorni all’insegna della green economy. Le eccellenze dell’industria sostenibile di Napoli e della Campania tornano in vetrina con la quinta edizione del Green Med Expo & Symposium, rassegna che vede la fusione di Green Med Symposium - da anni evento di riferimento del Mezzogiorno sui temi della green e circular economy - e Energy Med, storica fiera internazionale dedicata all’energia.
Il nuovo format, presentato questa mattina nell’aula consiliare del Consiglio Regionale della Campania, si terrà dal 12 al 14 giugno nella suggestiva location della Mostra d'Oltremare di Fuorigrotta. Nel corso della kermesse, il polo fieristico ospiterà aziende, istituzioni e stakeholder con la mission di promuovere le buone pratiche della sostenibilità in un Sud che punta ad essere sempre più verde.
«Cercheremo di garantire una grande partecipazione» spiega il vicepresidente della Regione Campania con delega all'Ambiente, Fulvio Bonavitacola, assicurando che durante la manifestazione sarà riservata una particolare attenzione alle scolaresche del territorio: «Coinvolgeremo molto i ragazzi delle scuole, nell'evento ci sarà qualcosa di accattivante dedicato a loro».
Negli spazi della Mostra d’Oltremare, gli scolari saranno infatti proiettati in diversi percorsi demo dove con aziende nazionali e locali potranno fare esperienza di sostenibilità. Attraverso dibattiti, workshop, seminari e premi saranno invece messi sotto la lente di ingrandimento i temi caldi della rassegna come: gestione dei rifiuti, acqua, energia e mobilità. Questi i focus dell’edizione 2024 del expo che punta ad allargare il suo orizzonte anche verso l’intero bacino del Mediterraneo.
«Siamo convintissimi che conti il lavoro sui temi ambientali che possono diventare un'attrazione, un contributo anche per lo sviluppo turistico e un freno alla fuga di talenti – chiarisce Corrado Peraboni, ad di Italian Exhibition Group - La conversione ecologica è infatti un fattore per trattenere i talenti sul loro territorio.
Il capoluogo campano, difatti, si può già considerare un esempio per quanto riguarda la transizione ecologica. Proprio a Napoli, nel 2021, è nata la prima comunità energetica e solidale d'Italia che oggi trova la sua casa nella periferia orientale della città, sui tetti della “Fondazione Famiglia di Maria” di San Giovanni a Teduccio. «A Napoli - osserva la vicesindaca Laura Lieto, stiamo investendo molto in termini di energie rinnovabili su tutti i fronti, in particolare nell'urbanistica. Stiamo lavorando sul tema delle comunità energetiche e sulle forme di solidarietà. Il Comune di Napoli ha aderito a questa iniziativa che ormai è una piattaforma fondamentale per tutti i soggetti che vogliano confrontarsi non solo sul mercato tecnologico ma anche dal punto di vista delle soluzioni urbane dei sistemi di supporto ai problemi della città. Questo sarà a giugno un luogo fondamentale per il confronto e per l'innovazione».
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