Grumo Nevano, emergenza criminalità: chieste le dimissioni di Assunta Liguori

Grumo Nevano, emergenza criminalità: chieste le dimissioni di Assunta Liguori
Riflettori puntati degli investigatori sulla casa comunale di Grumo Nevano. Articolo Uno chiede le dimissioni della consigliera Assunta Liguori. È questo uno degli...

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Riflettori puntati degli investigatori sulla casa comunale di Grumo Nevano. Articolo Uno chiede le dimissioni della consigliera Assunta Liguori. È questo uno degli strascichi dell’ordinanza di custodia cautelare eseguita all’alba di mercoledì dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Giugliano. Il provvedimento, a carico di nove soggetti, è stato emesso dal tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia. L’eco dell’operazione a Sant’Antimo è arrivata fino alla vicina Grumo Nevano. Nell’ordinanza sarebbero emersi presunti interessamenti alle elezioni amministrative comunali del 2019 per il comune di Grumo Nevano

Il consigliere Giovanni Landolfo, leader di Articolo Uno, vuole chiarezza e trasparenza: «Chiediamo ad horas le dimissioni immediate della consigliera Liguori, anche perché sembra inopportuno il suo ruolo di Presidente della commissione trasparenza. Anche se siamo garantisti fino all'ultimo grado di giudizio, la politica ha comunque il dovere di sgombrare il campo da ogni dubbio e sospetto, dando prova di trasparenza e tempestività nelle proprie scelte. Il gruppo consiliare ha chiesto la convocazione urgente di un consiglio comunale con all’ordine del giorno l’emergenza criminalità organizzata». 

È da ormai 48 ore che in città non si fa che parlare d’altro. La richiesta di commissione d'accesso a firma di 28 parlamentari ha scatenato la reazione della fascia tricolore Gaetano Di Bernardo: «Non è giusto gettare fango sulla città di Grumo Nevano. La lotta alla camorra non si fa nelle aule del Senato o della Camera, ma si fa in prima linea sul territorio con interventi concreti e operando ripeto, con trasparenza e legalità, denunciando e respingendo fenomeni che non ci appartengono e che mai hanno interessato il nostro Comune».

Il sindaco ha anticipato la convocazione di un consiglio comunale in cui saranno invitati i parlamentari firmatari del documento. Non è mancata, inoltre, la polemica in merito ai mancati finanziamenti per la videosorveglianza: «Ricordo ancora ai parlamentari di Governo che la lotta alla camorra è anche quella di essere capaci, in un territorio come il nostro, di assicurare ai sindaci in prima linea come il sottoscritto, gli strumenti a supporto per combatterla. Ad esempio, il non aver concesso un solo euro dei fondi nella videosorveglianza in tutta la provincia di Napoli, specialmente per quei Comuni che si ritiene a rischio, per i parlamentari del territorio è stato un totale fallimento politico. Anche di questo, i cittadini grumesi e di tutta la provincia napoletana meriterebbero una risposta».

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Il Mattino