Gucci, Versace e Chiara Ferragni: scoperta a Napoli l'ultima fabbrica del falso

Il comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha scoperto a San Giuseppe Vesuviano un opificio clandestino perfettamente allestito con strutture e macchinari...

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Il comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha scoperto a San Giuseppe Vesuviano un opificio clandestino perfettamente allestito con strutture e macchinari altamente performanti, intento alla produzione e al confezionamento di capi d’abbigliamento e accessori di moda di note griffe nazionali e internazionali contraffatte.


In particolare, gli accertamenti condotti dai militari della compagnia di Ottaviano hanno preso le mosse dal monitoraggio di alcuni soggetti operanti nell’area vesuviana e attraverso i quali è stato individuato un fabbricato al cui piano seminterrato vi era una fabbrica del falso di oltre 100 mq. All’interno della stamperia, infatti, sono stati sequestrati un pc portatile, un case pc, un hard disk portatile, due stampanti, tre scrivanie, due plotter da taglio, una giostra serigrafica, un torchio grafico, una pressa/stiratrice, un compressore, una macchina etichettatrice, un forno industriale, tre phon industriali, un carrello per asciugatura, una macchina per applicazione strass, macchina per applicazione bottoni, tre ventilatori, un tagliatrice, una pressa grafica, tre banchi da lavoro e due estintori.
 
Quanto alla merce, sono stati sequestrati più di 500 capi di abbigliamento, già pronti per essere immessi in commercio e quasi tre milioni di articoli tra accessori e cliché grafici di famosi brand di moda: Gucci, Versace, Chanel, Givenchy, Chiara Ferragni, Vogue, Levi’s, Adidas, Diesel, Balmain Paris, Pyrex, Frutta, ButNot, Boy London, Supreme e Dsquared2. Identificati anche due lavoratori in nero.


Il titolare della ditta individuale operante nel settore della stampa serigrafica è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Nola per violazioni in materia di contraffazione marchi e ricettazione. Si tratta di un’attività pianificata nell’ambito del dispositivo di contrasto all'abusivismo commerciale e alla contraffazione messo in atto dalla Guardia di Finanza di Napoli, orientato prevalentemente a disarticolare la filiera del falso e a rimuovere i canali di approvvigionamento Leggi l'articolo completo su
Il Mattino