Guerra delle spiagge, Castellammare fa appello al prefetto: «Riapra la Costiera»

Guerra delle spiagge, Castellammare fa appello al prefetto: «Riapra la Costiera»
Il mare non bagna palazzo Farnese. Anche se la vista dall'ufficio del primo cittadino si apre meravigliosamente sul Golfo di Napoli. Nella città di Castellammare di...

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Il mare non bagna palazzo Farnese. Anche se la vista dall'ufficio del primo cittadino si apre meravigliosamente sul Golfo di Napoli. Nella città di Castellammare di Stabia sta scoppiando la questione balneare. A tenere banco non solo la vicenda delle spiagge costiere riservate solo ai residenti. Ma anche quella relativa all'organizzazione delle spiagge pubbliche stabiesi.


Nelle prossime ore il sindaco Gaetano Cimmino invierà in Prefettura la richiesta di annullamento dell'ordinanza dei sindaci della Costiera in cui si vieta ai non residenti l'accesso alle spiagge. E intanto la polemica continua: «Questo sovranismo in salsa locale che vede il protagonismo dei sindaci della Penisola è stupido - spiega Tonino Scala consigliere comunale di Leu - Chi utilizza il Covid facendo diventare un bene comune merce per pochi compie un atto di inciviltà e di ottusità non solo politica. Ci opporremo non solo in sede giudiziaria a questa norma che mina un diritto». E proprio il Covid ed il conseguente rischio contagio è il motivo invece della polemica interna alla città. Ad insorgere sono i 5 Stelle che hanno accusato il primo cittadino di non avere a cuore la salute degli stabiesi e degli ospiti che già da un mese affollano le spiagge libere. «l sindaco ha deciso di non prendere nessuna iniziativa a salvaguardia dei cittadini - spiega il consigliere 5 stelle Francesco Nappi - La mozione in cui si chiedeva di applicare i protocolli di sicurezza sulle spiagge libere è stata bocciata perché, secondo l'amministrazione, rientrerebbe nel bando per l'aggiudicazione della gestione delle spiagge libere». Il consigliere dei 5 stelle sostiene che ci sarebbe un buco temporale di circa una decina di giorni in cui le spiagge continuerebbero ad essere terra di nessuno.
 

La gara che ha visto tre società aggiudicarsi le spiagge libere è di martedì. Le società però dovranno essere sottoposte ad un rigido controllo prima di poter gestire la Palombara, Pozzano e la Rotonda. E servirà anche del tempo per lavori sulla spiaggia per rispettare i canoni richiesti dal Comune. Dunque bisognerà attendere almeno la seconda parte di agosto. «Lo stesso sindaco ha ammesso che prima che la gestione possa essere operativa, bisognerà provvedere a realizzare quanto richiesto dal bando. Cosa dirà Cimmino laddove ci dovesse essere un contagio?» continua Nappi. «Con questa bocciatura il sindaco dimostra ancora una volta che i cittadini non sono una priorità». Puntuale la risposta dei consiglieri di maggioranza: «Pulizia, guardiania, eliminazione delle barriere architettoniche, servizi igienici allacciati alla rete fognaria, videosorveglianza, fruizione per tutto l'anno solare. Questi sono i servizi di cui godranno le nostre spiagge libere all'esito dell'aggiudicazione per la gestione dei servizi» spiegano i consiglieri del gruppo Cimmino Sindaco. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino