Pompei, identificato dal casco utilizzato per compiere gli scippi

Pompei, identificato dal casco utilizzato per compiere gli scippi
Pompei. Gli agenti del commissariato di Polizia di Pompei, agli ordini del vicequestore aggiunto Angelo Lamanna, ha tratto in arresto, in esecuzione all’ordinanza di...

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Pompei. Gli agenti del commissariato di Polizia di Pompei, agli ordini del vicequestore aggiunto Angelo Lamanna, ha tratto in arresto, in esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura di Torre Annunziata, Fulvio Titas. Il pregiudicato si è reso responsabile del reato di furto con strappo e lesioni, il tutto aggravato da recidiva specifica e reiterata, ai danni di una donna. I fatti contestati risalgono al 13 marzo scorso quando,  in via Duca D'Aosta, la vittima subì lo scippo della  borsa, contenente documenti e danaro, da parte di un centauro. Medicata al pronto soccorso dell'ospedale di Boscotrecase, i sanitari diagnosticarono alla donna «trauma contusivo spalla sinistra e torace sinistro con una prognosi di giorni 7». 


Le indagini degli investigatori del commissariato, ai fini dell'identificazione dell'autore del reato, scattarono da subito con l'acquisizione delle immagini registrate dalle telecamere installate presso le attività commerciali presenti sul luogo del reato e nelle immediate vicinanze. Un'attenta visione delle registrazioni ha permesso agli inquirenti di individuare l'autore del delitto. Da una perquisizione effettuata presso l'abitazione del pregiudicato sono stati rinvenuti e sequestrati gli indumenti, il casco e il ciclomotore utilizzati per compiere lo scippo.  

Il pregiudicato, condotto negli uffici del commissariato di Pompei, è stato fotografato con indosso gli abiti ed il casco posti sotto sequestro. Gli investigatori, dalla comparazione con i fotogrammi estrapolati dal sistema di videosorveglianza, hanno identificato con certezza assoluta Fulvio Titas quale autore del furto con strappo denunciato. Per la gravità del quadro probatorio ricostruito il giudice per le indagini preliminari ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il pregiudicato, così, è stato tradotto presso la casa circondariale di Poggioreale.
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Il Mattino