Napoli - Prosegue l’azione di lotta all’abusivismo nelle strade della II Municipalità. Dopo la bonifica effettuata nei Quartieri Spagnoli nello scorso marzo,...
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Per combattere queste irregolarità il presidente del parlamentino di piazza Dante, Francesco Chirico, e l’assessore alle strade e alla viabilità, Marcello Cadavèro, hanno chiesto aiuto al Comune e a Napoli servizi, che ha messo in campo una squadra speciale. «Aspettavamo di avere una loro squadra aggiuntiva, perché quella ordinaria non possiamo distoglierla dalla manutenzione stradale – spiega Cadavèro –. Pur lavorando ogni giorno, a stento riusciamo a stare al passo con le richieste d’intervento sui dissesti. Il problema è che la II Municipalità ha il 90 per cento di strade in sampietrini o basolato. Quindi ogni lavoro è più lento e più faticoso rispetto alle strade in asfalto».
Poi, sul problema dei paletti e delle transenne abusive sostiene che il deficit sia innanzitutto culturale: «Si crede che ci si possa appropriare di spazio pubblico in ragione di una mancanza di posti auto. Il vero problema però è che per un prepotente che agisce in questo modo, ci sono mille cittadini onesti che subiscono l'ingiustizia compiuta da pochi». E allora la soluzione sta nel convincere le persone che «abitare al centro storico è un grande privilegio, ma ha delle difficoltà tra cui l’assenza di parcheggi».
Un problema, quello della mancanza di posti auto, che in Giappone hanno risolto permettendo l’acquisto di un veicolo solo a chi dimostra di avere un’aerea dove parcheggiarlo, ma ovviamente Napoli non è nel paese nipponico. «Io non dico che dobbiamo essere giapponesi, non sono così superficiale per non capire che il dato culturale è molto diverso, ma non possiamo neanche tollerare che così tanti cittadini subiscano in silenzio – sostiene ancora l’assessore –. Per loro ci devono essere le istituzioni, perciò abbiamo voluto con forza questi interventi».
Interventi che la scorsa settimana hanno riguardato via Brombeis, vico I e II Montesanto, via Ventaglieri e salita San Antonio a Tarsia, portando alla rimozione di 34 paletti, quattro transenne e sei dissuasori a parete. E con quelli già eliminati ai Quartieri Spagnoli ammontano a diverse centinaia gli elementi dismessi. Un’azione di ripristino della legalità che non si ferma qui: «Andremo avanti, tenendo d’occhio le zone già bonificate e intervenendo in altre – annuncia Cadavèro –. Ma non posso dire quand’è programmata il prossimo intervento, anche perché non dipende da noi. E poi vogliamo sfruttare l’effetto sorpresa». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino