Piatti per naviganti che hanno imparato a gestire il punto di sale. Napoli si riappropria dell'identità di città marinara e, nello stesso scenario in cui celebra...
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L'usanza risale al 1500 con i primi affari sulle rotte marittime tra produttori vesuviani e del nord Europa e venne favorita dalla Controriforma cattolica, che vietava il consumo di carne nelle feste comandate. La tradizione continuò con i monaci di Madonna dell'Arco che utilizzarono le prime vasche per dissalare il pesce e farlo rinvenire. Ecco che la città sfiderà addirittura il Portogallo per consumo di baccalà in rituali e tecniche della spugnatura. Per celebrare il suo amore per il pesce la Campania ha creato anche un centro studi ad hoc: l'Accademia dello stoccafisso reale della Norvegia, con sede ad Acerra. Opening stamane alle 12 mentre il taglio del nastro avverrà alle 20 alla presenza del sindaco Luigi de Magistris. Dodici ore quotidiane di divertimento, workshop, incontri, spettacoli e degustazioni per apprendere tutti i segreti del baccalà, dalla dissalatura alle ricette. I visitatori avranno a disposizione tre tipi di biglietti: l'unico, per il total menu, il singolo e quello baby; potranno inoltre partecipare a corsi di approccio al vino con il sommelier Tommaso Luongo e degustare formaggi con Salvatore Varrella di Onaf. Anche i bambini saranno coinvolti con laboratori organizzati da Grespo e Accademia Mediterranea. Info su www.baccalare.it Leggi l'articolo completo su
Il Mattino