Il cardinale Sepe: camorra, un tumore maligno tra i giovani

Il cardinale Sepe: camorra, un tumore maligno tra i giovani
«Quel tumore maligno, ormai presente da tanto tempo nella città e che in qualche maniera si era pensato di debellare, arrestando capi, capi dei capi, sottocapi, ha...

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«Quel tumore maligno, ormai presente da tanto tempo nella città e che in qualche maniera si era pensato di debellare, arrestando capi, capi dei capi, sottocapi, ha avuto una escrescenza soprattutto tra giovani, che è la cosa più preoccupante». Lo ha detto il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli, in merito agli ultimi episodi di malavita registrati in città. «Si è creato un vuoto di malavitosi - ha affermato il presule - per cui questi ragazzi, abbandonati a se stessi, non educati nelle famiglie e nelle scuole, non accolti in qualche caso, per quanto era possibile dalla stessa chiesa, nei vari oratori e iniziative, fanno della strada e della violenza un'arma per potersi affermare e pensare di dominare questi quartieri senza una consistente forza che possa ostacolare la loro azione malavitosa»
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Il Mattino