Il Carnevale del 79 dopo Cristo: maschere e fiaccole per le strade della Pompei romana

Il Carnevale del 79 dopo Cristo: maschere e fiaccole per le strade della Pompei romana
POMPEI - Il Carnevale del 79 dopo Cristo: maschere e fiaccole per le strade della Pompei romana. «Anche la festa di Carnevale trae le sue origini...

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POMPEI - Il Carnevale del 79 dopo Cristo: maschere e fiaccole per le strade della Pompei romana. «Anche la festa di Carnevale trae le sue origini dall'antichità», spiegano gli esperti del Parco Archeologico di Pompei, attraverso i social. «Secondo alcuni il nome è da far risalire al latino carnem levare, ovvero togliere la carne dalle proprie tavole, in occasione dell’inizio del periodo quaresimale di proibizione e rinuncia cristiana. Origini ancora più antiche si possono rinvenire nelle feste, che si tenevano nel mese di Marzo, in onore di Iside, divinità mediterranea, il cui culto è attestato anche a Pompei. Tale festività si celebrava attraverso un corteo in maschera, tra lucerne, fiaccole e ceri, in cui sfilava il simulacro della dea sopra un carro navale, una sorta di battello a ruote, in latino carrus navalis, da cui potrebbe derivare, appunto, l’etimologia nonché la festosità del nostro Carnevale».


Per molti studiosi il «Carnevale romano» deriverebbe dagli antichi riti dei «Saturnali», che si svolgevano a Roma. Questa festa, dedicata al dio Saturno, vedeva la partecipazione di tutta la popolazione romana dell’Urbe, senza distinzioni di sesso e ceto, tanto che i servi venivano autorizzati a indossare gli abiti dei padroni, in una singolare forma di travestimento attraverso l’appropriazione di una personalità non propria ma molto agognata. L’allegria era il filo conduttore dei Saturnali. Cibo e vino comparivano in abbondanza sulle tavole imbandite, con facili e prevedibili conseguenze. In quei giorni erano molti i romani che si abbandonavano alla dissolutezza, alla lussuria, ai piaceri più diversi. Rimanere sobri e distaccati era praticamente impossibile, in ossequio al celebre motto latino «semel in anno licet insanire», (una volta all'anno è lecito impazzire: uscire da se stessi).  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino