La fotografia delle Terme di Agnano mostra una realtà fatta di degrado e abbandono. Una cattedrale nel deserto, dove l'aria profuma di polvere, e intorno lunghe distese...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LA CRISI
Le gare per la gestione delle strutture presenti all'interno del complesso di via Agnano Astroni andate deserte e l'enorme peso di passività accumulate negli anni (8 milioni fino al 2016) hanno portato al crac la società. I lavoratori di Terme hanno più volte protestato e incrociato le braccia in questi anni, a causa di ritardi sugli stipendi, ai quali si sono quasi abituati. Il Comune ha così deciso di inserire lo scorso anno, nel bilancio approvato poi dall'assemblea cittadina, un capitolo in cui si prevedeva l'alienazione della partecipazione di Terme di Agnano, «in quanto non più detenibile» ai sensi del decreto-Madia sulla dismissione delle partecipazioni non strategiche. Inserita nel piano di rientro imposto dalla Corte dei Conti, Terme è finita tra i cosiddetti gioielli di famiglia da mettere sul mercato per fare cassa. Sempre lo scorso anno fu rescisso, a gennaio, il contratto di fitto del ramo d'azienda per inadempienze contrattuali del conduttore, come è scritto nel documento finanziario dello scorso anno. Pare che in queste ultime settimane si siano affacciati nelle Terme alcuni soggetti interessati ad acquisire le quote della società, ma di notizie certe sulla vendita al momento non ce ne sono. Fino a tre anni fa erano circa 70 le unità sulle quali poteva contare Terme di Agnano, numero che si è poi assottigliato sensibilmente con i pensionamenti. Con la chiusura della maggior parte dei servizi offerti dalla società, 26 lavoratori, dei quali solo 22 risultati idonei, sono stati distaccati presso Asìa. Altri 25 dipendenti sono invece rimasti a coprire le attività di Terme, reception, manutentori degli impianti, ufficio del personale e alcuni sulle piscine termali.
IL COMUNE
Il ragionamento portato avanti dall'amministrazione spiega quale sia la strategia adottata dall'ente. Il vicesindaco e assessore al Lavoro Enrico Panini chiarì dalle pagine del Mattino la situazione di Terme e la difficoltà vissuta anche nel rapporto tra liquidatore e lavoratori, ai quali fu chiesto un contratto di solidarietà: «Terme di Agnano è una società che sta perdendo risorse, per questa ragione ha proposto, come si fa in questi casi, un contratto di solidarietà, così da non maturare ulteriori debiti. Ovviamente non si può pensare di tenere in organico un quadro commerciale, per un'attività che non esiste più. Il periodo di crisi va affrontato tutti insieme».
L'AREA BENESSERE
Uno dei pochi asset funzionanti e redditizi per Terme resta quello dell'area wellness. La Terrazza, Food&Relax, è l'area posta sulla collina del parco, che diventa di fatto un salotto open air dedicato al food and beverage, con diversi comodi punti di appoggio, tavoli e panche all'ombra di alberi secolari. Sono previsti corsi gratuiti di yoga e pilates, ogni sabato e domenica. Per chi vuole godere dei servizi del parco durante la settimana, l'abbonamento estivo infrasettimanale di 10 ingressi (massimo due ingressi al giorno) consente di accedere al parco dal martedì al venerdì a un costo di 150 euro. L'abbonamento prevede l'ingresso all'area verde dove passeggiare in completo relax, l'utilizzo delle piscine di acqua termale calda, l'accesso alla sauna finlandese, alle aree relax e al solarium.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Mattino