Il mare bagna Procida: festa per i 190 anni dell'Istituto nautico

Parata di barche intorno all'isola

Procida
È festa grande a mare e a terra. A Procida l'istituto nautico «Francesco Caracciolo-Giovanni da Procida» celebra i suoi primi 190 anni di vita con una serie...

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È festa grande a mare e a terra. A Procida l'istituto nautico «Francesco Caracciolo-Giovanni da Procida» celebra i suoi primi 190 anni di vita con una serie di manifestazioni. Ieri una parata di barche ha effettuato il periplo dell'isola. La lancia degli studenti-vogatori ha dato il via alla kermesse partendo dal porto di Marina Chiaiolella. Ad essa si sono aggiunte le barche delle altre associazioni marittime e dei diportisti isolani, cioè «Procida in Kayak», «Sail Italia», «Barcheggiando», Lega Navale, «Blue Dream», «Progetto Oceano», «Marina Yacting», «Yacting Santa Margherita». Dopo aver circumnavigato l'isola le imbarcazioni sono approdate alla spiaggia della Lingua. La manifestazione si è svolta con la supervisione dell'ufficio circondariale marittimo retto dal comandante Stefano Cocciolo.

Domani, diventa protagonista il Museo del Mare allestito nei locali dell'istituto diretto dalla preside Maria Salette Longobardo. In serata ci sarà una performance musicale, offerta dagli studenti nel cortile dell'istituto e arricchita dall'osservazione delle stelle con binocoli e telescopi.

A suggellare il profondo legame con il mare, il 9 giugno arriva la goletta «Palinuro» che sosterà nelle acque antistanti il porto per essere visitata dagli studenti. Infine, il 10, il convegno «Navigando verso il futuro», nella sala consiliare del Municipio, moderato dal professore Michele Assante Del Leccese. Dopo i saluti del sindaco Dino Ambrosino e della preside Longobardo, interverranno l'ammiraglio Salvatore Vitiello, comandante logistico della Marina Militare, Lucia Fortini, assessore regionale all'Istruzione, Ettore Acerra, direttore generale dell'ufficio scolastico regionale, Luciano Sisto, direttore di Confitarma, Rosalba Bonanni del ministero Dell'Istruzione, Umberto D'Amato, ship tecnica manager, Antonio Ramaglia, promotore dei «Racconti del Mare». 

L'istruzione nautica procidana affonda le sue radici già a fine 700 quando Marcello Eusebio Scotti definiva l'isola «porta del Mediterraneo». Nel 1788, infatti, nacquero le scuole professionali nautiche che preparavano gli equipaggi dei bastimenti a vela. Con la Restaurazione si aprì una fase buia e l'insegnamento nautico nel 1815 fu soppresso per mancanza di fondi. Ma sotto la spinta dei proprietari dei bastimenti nel 1833 nacque la Scuola nautica comunale di Procida che dovette affrontare una perigliosa navigazione. Nel 1862, il Comune la soppresse, ma con Regio Decreto del 18 agosto 1864 l'istruzione nautica venne affiancata a quella tecnica. E nel 1868 la scuola comunale fu trasformata in Scuola Nautica Regia. Nel 1874 nacque l'istituto nautico intitolato all'ammiraglio Francesco Caracciolo e tre anni dopo fu istituita la sezione macchinisti. Nel 1922 la scuola fu chiusa e solo alcuni anni dopo fu riaperta con la sola sezione macchinisti (la sezione capitani fu riaperta nel 1952). Nel 1973 fu attivata la sezione staccata di Forio d'Ischia.

Dagli anni '70 l'istituto ha adottato diversi progetti di sperimentazione didattica (Orione, Nautilus) e nel 2010, con la riforma della scuola secondaria di secondo grado, l'indirizzo nautico è diventato indirizzo tecnico Trasporti e logistica. Successivamente, sono stati affiancati gli indirizzi liceali (scientifico, linguistico e scienze umane). Attualmente la scuola conta 500 studenti, tra cui 50 ragazze. A tal riguardo va ricordato che negli anni '50 il nautico diplomava le prime donne capitane e macchiniste navali in Italia: Franca Assante, poi divenuta docente universitaria, Teresa Altomare, Carmela Esposito, Carmela Ridda, Lucia Barone, Anna Lubrano Lavadera.

Del resto la bontà della scuola trova ancora oggi puntuali conferme. Nel maggio scorso lo studente Francesco Lubrano Lavadera ha conquistato il primo posto nella gara dei nautici in Italia.

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Il Mattino