Forza Italia, feeling con gli industriali ipotesi candidature per le Politiche

Forza Italia, feeling con gli industriali ipotesi candidature per le Politiche
Non scendono ancora in campo in stile Forza Italia del 1994, ma sono pronti a farlo alle prossime politiche in nome di un nuovo vento liberale che sentono spirare da Oltreoceano...

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Non scendono ancora in campo in stile Forza Italia del 1994, ma sono pronti a farlo alle prossime politiche in nome di un nuovo vento liberale che sentono spirare da Oltreoceano con Trump. Sono gli aderenti al Centro Studi Liberale riunitisi ieri a Palazzo Caracciolo, hotel di proprietà del responsabile campano e vicepresidente nazionale del think thank Vincenzo Caputo. Flat tax e moneta complementare le idee forti lanciate alla platea composta da manager, liberi professionisti e imprenditori.


In prima linea Ugo Pellegrino, amministratore delegato di Arcadia Yachts e Giovanna Lucherini di Convention Bureau. Qualcuno di questi, in primis Caputo, sarà candidato al Parlamento come faccia nuova e civica da Silvio Berlusconi? Molto probabile, ma è anche molto presto. Francesco Ferri, vicepresidente dei giovani confindustriali e capo scouting per il leader azzurro dissimula e nega: «Il nostro compito non è fare scouting di candidati, ma presentare proposte, creare contenuti per fare in modo che artigiani, liberi professionisti e imprenditori dettino l'agenda. A Napoli si sta facendo uno splendido lavoro al Centro Studi, che parte dal presupposto che la nostra generazione sarà più povera di quella dei nostri genitori. Quindi dobbiamo mettere insieme tante persone di buona volontà, senza esperienza politica ma che vuole dare un contributo di idee».
 
La sfida è lanciata a chi verrà, loro sperano il centrodestra non populista ma liberal appunto. «Il prossimo Governo dovrà investire in formazione e tecnologia - ha spiegato Ferri - Quanto alla moneta complementare, significa dare una mano al ceto medio per far riprendere i consumi interni con uno strumento di pagamento idoneo. La deregulation avviata da Trump sta aumentando la produttività degli Stati Uniti d'America, sta avendo impatto positivo per cui anche noi in Italia dobbiamo semplificare. A fine gennaio consegneremo le nostre dieci priorità alla politica». Le due questioni fondamentali per il passaggio ad un sistema fiscale con aliquota proporzionale, secondo Caputo, riguardano «il rispetto della progressività della tassazione, sancito dalla Costituzione, e la possibile riduzione del gettito erariale. Sulla base dell'analisi di tali aspetti proponiamo un sistema fondato su una flat tax al 25%, con no tax area di 10mila euro ed un sistema di deducibilità dei costi per consumi». Quanto alla moneta da affiancare all'euro ci si servirà dell'identità digitale tessera sanitaria o codice fiscale - affidando la vigilanza alla Banca d'Italia «senza tralasciare il ruolo delle banche nei portafogli elettronici certificati». Il numero uno di Federterme Costanzo Jannotti Pecci ha invocato cautela: «Sono favorevole alla flat tax come nei Paesi anglosassoni, la Reaganeconomics ha dato infatti risultati convincenti. Però no alle ipotesi solo elettorali. Quanto al Mezzogiorno, quando assistiamo alle iniziative di Lombardia e Veneto con il referendum sull'autonomia, si preoccupa: deve prevalere la logica della solidarietà dando a tutti le stesse opportunità».


Presenti come esponenti politici Gianpiero Zinzi di Forza Italia, l'ex capo della segreteria di Stefano Caldoro Sandro Santangelo, ma anche David Lebro del Pd e Ugo de Flaviis di Alternativa Popolare invitati personalmente dallo stesso padrone di casa.
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Il Mattino