«Il mio viaggio a Napoli»: il progetto social di Giuseppe per rilanciare il turismo

«Il mio viaggio a Napoli»: il progetto social di Giuseppe per rilanciare il turismo
«Voglio mostrare al mondo che Napoli non è solo la terra di Gomorra». Giuseppe Russo (nella foto), 26 anni, libero professionista è ...

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«Voglio mostrare al mondo che Napoli non è solo la terra di Gomorra». Giuseppe Russo (nella foto), 26 anni, libero professionista è  l’ideatore di un originale progetto per il rilancio della città dopo il Covid-19: una pagina Facebook che si chiama “Il mio viaggio a Napoli” ed è ispirata a “Il mio viaggio a New York” di Pietro Armenti e che, nata durante il lockdown, vanta già milioni di visualizzazioni con video che spopolano in tutti i Paesi (dalla Germania alla Francia all’Albania), dove si raccontano le tradizioni della cultura napoletana legate al folclore e alle antiche tradizioni che gli stranieri e gran parte dei giovani non conoscono.




«I turisti li vedono e mi scrivono che vogliono venire a Napoli per bere ad esempio la gazzosa “a cosce aperte” o assaggiare il tipico “o per e muss», racconta Giuseppe, che aggiunge: «Per me è un modo per rilanciare Napoli nel mondo e far ripartire l’economia e il turismo». A ispirare Giuseppe è stato Pietro Armenti, che lui stesso definisce il suo «mentore». Raggiunti in questi mesi sulla pagina Facebook circa 30mila follower e 2milioni di visualizzazioni per alcuni video.

«Sono nato e cresciuto a Napoli - spiega il 26enne - anche se vivo a San Giorgio a Cremano. Ma conosco bene la città, che vivo ogni giorno in ogni suo aspetto. L’idea mi è balenata nella mente durante la quarantena. Io sono per la valorizzazione del made in Campania e del made in Naples. Così ho iniziato a diffondere questi video e foto sui social a chi vive fuori e conosce solo gli aspetti negativi della mia città». A collaborare con Russo anche Roberto Ciampi, gestore di un B&B al Vasto che, insieme a Giuseppe sta promuovendo il progetto sui social. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino