Il pm Maresca: a Bagnoli non serve un supereroe, ma la buona politica»

Il pm Maresca: a Bagnoli non serve un supereroe, ma la buona politica»
«Tuo padre si è ammalato per colpa dello stabilimento dove ha lavorato», stava dicendo mamma Lucia, con odio. «Sì, ma mi spiegate meglio ‘sta...

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«Tuo padre si è ammalato per colpa dello stabilimento dove ha lavorato», stava dicendo mamma Lucia, con odio. «Sì, ma mi spiegate meglio ‘sta malattia?», domandò stavolta zio Nicola. «Asbestosi, te l’ho detto, è una malattia che si sviluppa se stai troppo a contatto con materiali tipo l’amianto…e lui ha lavorato dentro l’amianto, praticamente». Ne «La maledizione dell’acciaio» (Rogiosi) di Oreste Ciccariello si dice sic et simpliciter cos’è l’amianto, cosa può causare alla salute dell’uomo e come hanno vissuto quel dramma tanti lavoratori dell’ex Italsider di Bagnoli e delle altre “fabbriche della morte” come Cementir e Eternit che avevano sede a Napoli ovest. Un testo impegnativo e originale, tratto da un’idea del duo comico Gigi&Ross, con la prefazione del magistrato Catello Maresca, tutti intervenuti alla presentazione - al Gran Caffè Gambrinus - moderata dalla giornalista Francesca Petino. Al centro del volume l’eterna incompiuta Bagnoli. Uno dei più bei luoghi della città di Napoli, dove nel corso degli anni, avrebbero dovuto prendere vita tante strutture, ma dove tutto è rigorosamente fermo al passato. E a quel che resta degli ex capannoni industriali, dove hanno trovato la morte tanti operai. 

 


«Nel nostro Paese i soggetti che dovrebbero fare il loro dovere si fermano sempre - ha detto Maresca - speriamo che ora finalmente su Bagnoli ci siano invece soggetti coraggiosi che ci mettano cuore, passione e intelligenza con quella che dovrebbe essere l’unica finalità della politica: l’interesse dei cittadini». «Non voglio credere che per far rinascere Bagnoli serva un supereroe come il protagonista del libro - ha aggiunto il magistrato - ma sarebbe un segnale forte se quel quartiere tornasse a essere dei napoletani e fosse il luogo dove andare a fare il bagno come una volta». «Abbiamo scritto un soggetto cinematografico da cui è stato poi tratto il libro - spiegano Gigi&Ross - ed abbiamo unito un posto bello di Napoli con il modello del fantasy. Lo stesso protagonista, Massimo, simboleggia la volontà di non voltarsi dall’altra parte ed in questo sta il suo essere eroe». Emozionato, Cicatiello ha spiegato come è nata l’idea del testo: «Andando sul posto mi sono sempre chiesto perché quella differenza tra il mare e il degrado delle fabbriche abbandonate. Così ho voluto mettere nero su bianco la storia di Massimo, un ragazzino che dapprima è un talento del calcio, poi crescendo entra a far parte della commissione per la bonifica di Bagnoli e da lì….ma non possiamo svelare altro». Soddisfatto l’editore Rosario Bianco: «un modo migliore è auspicabile e può diventare reale solo con l’impegno quotidiano di ognuno di noi. Pubblicare libri come questo vuole dire riportare l’attenzione su questioni che vivono di onde mediatiche alte e improvvisi silenzi. Sperando che il racconto su Bagnoli e l’Italsider diventi una storia a lieto fine». Il libro sarà presentato il 23 gennaio - alle 19 - al Circolo Ilva di Bagnoli. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino