Parola d'ordine: Supersantos. Pallone e chitarra alla mano, così i napoletani festeggiano il 25 aprile, giorno della Liberazione e della riconquista della bella...
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«Sono settimane che a Napoli è iniziata l'estate e noi ce la godiamo tutta», ha detto un ragazzo imbracciando la chitarra, strimpellando l'immancabile Canzone del Sole di Battisti. «Finalmente un po' di tempo libero per stare con gli amici e vivere il bello della nostra città», dice una ragazza. C'è chi porta i bambini a giocare tra racchettoni, drone e bolle di sapone che colorano l'allegra distesa verde. «Abbiamo scelto il prato perchè il mare è ancora freddo per fare il bagno», dice una mamma, «Oggi non si cucina, tutti a ristorante». «Devo fare i complimenti al direttore perchè l'idea di dividere la parte culturale e la zona svago è stata una bella trovata», dice un papà mentre gioca con i figli «il bosco ci fa tornare tutti bambini. Giornate come questa ti riempiono di gioia e ti danno la carica per tutta la settimana».
Il Museo di Capodimonte che ha rinunciato al suo giorno di chiusura è stato premiato dall'invasione di cittadini in festa. E anche dai turisti che ne hanno affollato le sale. Ricco il programma delle animazioni a cura dell'associazione MusiCapodimonte per il 25 aprile: nelle sale dell’Armeria c'è stata la performance della Compagnia Arcoscenico 'O Cantastorie (Napoli 1890) tratto dall’omonimo sonetto di Ferdinando Russo con Margherita Rago e Rodolfo Fornario, mentre la Dama di Corte Antonella Quaranta ha accolto i piccoli visitatori nelle sale del museo. Poi nel cortile il duo di Posteggia napoletana, con Aldo Cozzolino e Angelo Coraggio hanno cantato canzoni classiche napoletane. Un programma che si ripeterà anche durante il weekend (sabato 28 e domenica 29 aprile), in cui si potrà assistere alla performance del maestro Rosario Ruggiero con La Musica al tempo dei Borbone. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino