La cultura supera tutti i confini, entra tra le sbarre del carcere o nelle denunce di un giovane cronista assassinato perché voleva che il mondo cambiasse e che anche ...
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E sul palco sono sfilati il super vincitore, il giornalista Giovanni Floris con Quella notte sono io, un affascinante giallo sul bullismo edito da Rizzoli, Simona Dolce con il suo La mia vita all'ombra del mare edito da Raffaello. Un racconto del prete italiano don Pino Puglisi, ucciso da Cosa Nostra nel 1993. E poi la giuria ha premiato Philip Schultz per il lavoro La mia dislessia, ricordi di un premio Puoitzer che non sapeva né leggere né scrivere edito da Donzelli (ha ritirato il premio la traduttrice italiana del libro).
Nel corso della manifestazione sono stati anche consegnati i premi speciali a cominciare da quello assegnato dai ragazzi di Nisida che hanno voluto premiare l'attore di Gomorra Salvatore Esposito per il suo Non volevo diventare un boss edito da Rizzoli. Il premio Morante dei ragazzi contro le mafie ha scelto invece, il libro che raccoglie gli articoli di Giancarlo Siani Fatti di Camorra. Dagli scritti giornalistici edito da Iod e, infine, il premio il mondo salvato dai ragazzini è andato dal docufilm Almeno credo di Gualtiero Peirce e prodotto da Beppe Attene. Si tratta di una produzione dedicata ai più piccoli documentato le risposte di bimbi di prima elementare su temi delicati come la religione. Non è mancato per questa edizione il riconoscimento per questa edizione agli amici del premio Elsa Morante che è andato ad Anton Emilio Krogh con Come me non c'è nessuno, diario di un sogno edito da Mursia. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino