Accademia della Moda di Napoli, via alla mostra: «L'arte contro ogni forma di violenza»

Accademia della Moda di Napoli, via alla mostra: «L'arte contro ogni forma di violenza»
Quadri, sculture, installazioni dove i temi sono la violenza sulle donne, il rispetto dell'ambiente e la sostenibilità, l'attenzione alle categorie protette come i...

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Quadri, sculture, installazioni dove i temi sono la violenza sulle donne, il rispetto dell'ambiente e la sostenibilità, l'attenzione alle categorie protette come i non udenti. C'è questo e tanto altro nelle opere realizzate per il progetto Azioni in Trama, dagli studenti dell'Accademia della Moda di Napoli in partnership con Marzotto Wool Manufacturing. Ieri la presentazione al pubblico col vernissage a Castel dell'Ovo, dove la mostra creata resterà aperta dalle 9 alle 20 fino al 26 luglio.

«La mia opera consiste in una condanna e una denuncia contro la misoginia e la violenza domestica. Ho scelto come soggetto un fumetto nato negli anni '50 come Handycap, dove spesso si ripetevano umoristicamente scene di violenza da parte del marito contro la moglie e i tessuti in lana sono stati ritagliati per l'abbigliamento dei personaggi». Francesca Calini, 22 anni, viene da Bergamo ed è l'autrice di una delle opere di Azioni in Trama. In linea con il briefing e le indicazioni concordate con Marzotto Wool Manufacturing, gli studenti del I e II anno hanno esposto le loro creazioni artistiche, dalla moda al design, passando per la comunicazione, fondendosi con il panorama del golfo di Napoli e lo spirito internazionale dell'azienda veneta. La cabina di un autogrill con i servizi igienici interamente rivestita in lana è The only place of freedom, di Antonio Tafuro, napoletano di 22 anni: «Ho visto l'autostrada come un luogo colmo di emozioni dove si viaggia sempre e ho voluto fotografare la volontà di tutti di esprimersi in anonimato e dare libero sfogo alle proprie frustrazioni o gioie». La bellezza salverà il mondo ha la firma di Roberta Cicala, 20 anni: «Al centro c'è un cuore che simboleggia il mondo con la natura, la bellezza che è sotto i nostro occhi ma che noi come società stiamo sopprimendo con il denaro». Mentre Gennaro Avilia, 21 anni, del suo Artistic reaction, dice: «L'idea è rappresentare come in campo artistico, partendo da un medesimo tema, si possa approdare alle rappresentazioni più disparate. Ecco perché ho scelto due opere significative come il Discobolo di Mirone e Forme uniche della continuità nello spazio di Boccioni per esprimere la creatività nella sua forma più astratta». Il progetto che lega l'Accademia a Marzotto Wool Manufacturing in una partnership all'insegna del prestigioso Made in Italy e del design ricercato, si svilupperà attraverso una serie di workshop e incontri tra azienda e studenti, sia nella sede di Napoli che a Milano. Per Paolo Vazzoler, direttore della Business Unit Marzotto, «alla base c'è la voglia di raccontare i tessuti in maniera diversa. Il tessuto è di una semplicità disarmante e ha dato la possibilità alla maggior parte della popolazione di affrancarsi nel periodo del Medioevo e da sempre l'Italia ha avuto un'eccellenza in questo settore. Cerchiamo quindi di raccontarci in maniera diversa e aiutare questi ragazzi ad iniziare il loro percorso». «Il progetto è nato per caso ad un altro evento con Marzotto - spiega Pasquale Esposito, direttore artistico dell'Accademia della Moda di Napoli - poi nel corso di un seminario ci hanno spiegato come si trasforma la lana, che è diventato il tema della mostra, dove il tessuto è stato utilizzato per installazioni, sculture e quadri». Gli fa eco il presidente Michele Lettieri: «La forza della nostra scuola sta proprio nel fatto che, partendo dalla tradizione napoletana, insegniamo tutti i segreti dell'artigianalità praticandola in chiave moderna e sperimentale attraverso il design, l'arte, la ricerca, la progettazione, la comunicazione».

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Il Mattino