Dopo sei mesi esatti il peschereccio Rosinella, affondato lo scorso 20 aprile costando la vita al capitano Giulio Oliviero e ai due marinai tunisini Khalifa e Saipheddine Sassi,...
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Nel porto di Gaeta è rimasta Rosa Imperato, la moglie del comandante, in grande stato di apprensione ed ansia perché in giornata, dopo il trasporto del relitto nel porto, si effettuerà un’ispezione per capire se all’interno della barca c’è la salma o ciò che resta del capitano, che risulta ancora disperso. «È emozionante rivedere il Rosinella dopo tanto tempo - il primo commento di Rosa – ma altrettanto doloroso. Pensare a tutti i sacrifici fatti per quel peschereccio che era la nostra seconda casa e quanta fatica e quante ore che vi ha trascorso a bordo mio marito. Ora voglio solo scoprire se all’interno c’è la sua salma e dargli una degna sepoltura». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino