Napoli: morto Paolo Tortora, l'ultima lettera alla moglie Valentina

Napoli: morto Paolo Tortora, l'ultima lettera alla moglie Valentina
Si è spento ieri Paolo Tortora, conosciuto come “il sarto della ristorazione”, professionista dell’arte culinaria, un’istituzione del banqueting e...

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Si è spento ieri Paolo Tortora, conosciuto come “il sarto della ristorazione”, professionista dell’arte culinaria, un’istituzione del banqueting e catering nel napoletano, parte della sua vita da quarant’anni, fondatore delle aziende Ristosan e Valesan, che si occupano di alimentazione, anche per disfagici. Organizzava eventi di beneficenza insieme alla Comunità di Sant’Egidio, aiutava nella realizzazione dei pranzi di Natale a Scampia, nella chiesa dei Santi Severino e Sossio e nel carcere napoletano.

Aveva sessantun anni, nel mese di agosto aveva avuto delle complicanze polmonari che lo costringevano in un letto d’ospedale con l’ossigeno da un mese.

Paolo Tortora, oltre a essere amico dei poveri e dei bisognosi, amava profondamente la sua famiglia ed è così, infatti, che vuole ricordarlo la moglie, Valentina («Mio marito mi ha dato amore immenso, mi amava con tutto se stesso»), attraverso una lettera che il marito le ha dedicato qualche mese prima di lasciarla, in cui le dichiara amore eterno, duraturo e sincero.

«Fin dal primo giorno in cui ti ho incontrato, ho capito che saresti stata la mia ancora», esordisce Paolo, poi continua: «È la prima volta nella mia vita che mi sento legato a una persona in maniera così forte […] mai mi ha sfiorato l’idea di lasciarti».

E si perde, con carta e penna, in una descrizione affezionata sulla moglie e le figlie, raccontando che sono il centro intorno al quale si muove tutta la sua vita. Il suo perno, la sua forza, il suo coraggio.

 «Ho visto in te la mia roccia alla quale aggrapparmi per finire in tranquillità i miei anni», scrive alla moglie, subito dopo; poi, quasi come una premonizione, continua: «Sicuramente tu sarai capace di trasformare quello che ti ho lasciato e di svilupparlo e sicuramente io sarò qui ad ammirarti e dove tu lo ritenga opportuno a darti qualche consiglio. Su di una cosa devi essere certa che ti amo alla follia e che per me tu sei unica ed eterna».

Firmando «Ti amo con immensità, tuo, Paolo», la saluta.

Valentina – «Un cuore, il mio cuore, un milione di pezzi», commenta oggi – annuncia i funerali martedì 7 alle 11 a Sant’Antonio a Posillipo.

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Il Mattino