Indiani e cow-boy, quelli veri, ai piedi del Vesuvio. Autentici pellerossa e discendenti dei pionieri che hanno colonizzato la vecchia America, riuniti in uno spettacolo di circo...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il tutto è testimoniato da una fotografia un po' seppiata e dall'atmosfera surreale, custodita al Buffalo Bill Museum di Golden, in Colorado, dove Lino Fiorito l'ha scovata. Lasciandosene sedurre. Al punto da costruire intorno a questa immagine un'intera mostra, complice anche la rustica dimensione e la semplice struttura in legno del Museo Apparente di Corrado Folinea (vico Santa Maria Apparente, 17) dove domenica prossima alle 12 inaugura la sua personale «Giardino Western».
L'artista napoletano con una buona dose di ironia - visto il clima infuocato del referendum renziano - immagina duelli tra maschere della Commedia dell'arte, realistica incarnazione del carattere degli italiani, e affida ad Arlecchino e Pulcinella la contesa del fronte del Sì e del fronte del No. A colpi di pistola.
E in un'ulteriore fusione spazio-temporale, partendo dalla silouette del Vesuvio che fa da sfondo alla fotografia del circo di Buffalo Bill, Fiorito dipinge un vulcano da cui si sprigiona una nuvola di fumo che diventa carta geografica degli Stati Uniti, disseminata però di pistole pronte a sparare (un omaggio al neopresidente Trump?); mentre le sagome rosse di due cactus continuano a rimandare il pensiero a un «Mezzogiorno di fuoco» in salsa nostrana. Una mostra bella, politica, capace di dominare il paradosso, carica di potenza visionaria: un dono in tempi di appiattimento creativo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino