Il sindaco revoca l'assessore all'Ambiente, pronto il rimpasto in giunta

Il Comune è finito nel mirino di un raid vandalico

Luigi Maglione
Il sindaco di Casavatore ha revocato il mandato all’assessore Adriano D’Errico a cui erano conferite le deleghe a Commercio, Ambiente, Verde, Transizione ecologica e...

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Il sindaco di Casavatore ha revocato il mandato all’assessore Adriano D’Errico a cui erano conferite le deleghe a Commercio, Ambiente, Verde, Transizione ecologica e Affari legali.

“Considerato che si è venuta a determinare una situazione politica che richiede la ridefinizione complessiva degli assetti di governo per garantire l’effettivo rilancio dell’azione politica e amministrativa di questo ente, garantendo il conseguimento degli obiettivi di mandato, si ravvisa l’opportunità di revocare la suddetta nomina e le predette deleghe”, scrive il primo cittadino, Luigi Maglione, nel decreto sindacale firmato oggi.

“Sono il capro espiatorio di una guerra interna allo schieramento Alternativa per Casavatore che mi ha proposto per l’incarico di assessore nella qualità di tecnico esterno”, spiega D’Errico che già a giugno scorso, avendo intuito che l’aria che spirava non era a lui favorevole, preferì dimettersi. Poi arrivò un chiarimento e la nuova nomina il giorno 8 agosto che lo reintegrava nel ruolo precedentemente ricoperto nella giunta municipale.

“Credo di lasciare un buon ricordo per il lavoro fatto nell’esclusivo interesse della comunità di Casavatore per la quale veramente mi sono prodigato oltre misura – dice D’Errico – Sono vittima, se vogliamo, dei cattivi scherzi della politica”. Non c’è proprio pace, intanto, per l’ente di piazza Gaspare Di Nocera peraltro l’altra notte finito al centro di un misterioso raid vandalico. I delinquenti che hanno sfidato le telecamere a circuito chiuso non hanno portato via nulla e non avrebbero nemmeno rovistato a fondo dimostrando di essere alla ricerca di atti o documenti particolari. Proprio quest’ultimo aspetto insospettisce i più facendo addirittura ritenere che l’intrusione possa essere scattata per lanciare messaggi sinistri all’amministrazione comunale. Ma questa è soltanto una delle tante ipotesi su cui lavorano gli investigatori con l’aiuto degli esperti del reparto di investigazioni scientifiche dell’Arma dei Carabinieri.  

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Il Mattino