Napoli, l'eredità del barone ai ciechi: «Finì alla Regione per una legge sugli enti inutili»

Napoli, l'eredità del barone ai ciechi: «Finì alla Regione per una legge sugli enti inutili»
Volete sapere dove è finito il tesoro del barone Quintieri? Che fine hanno fatto terreni, appartamenti, vasi cinesi, lampadari di Murano, tappeti persiani, candelabri...

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Volete sapere dove è finito il tesoro del barone Quintieri? Che fine hanno fatto terreni, appartamenti, vasi cinesi, lampadari di Murano, tappeti persiani, candelabri d’argento, quadri, stampe e quant’altro apparteneva a quel ricco nobile calabrese che lasciò tutto al Colosimo?




Ecco la risposta della Regione Campania che, grazie alla legge per la soppressione degli enti inutili, nel ’78 ereditò i beni dell’istituto per ciechi. Per quanto riguarda il patrimonio immobiliare, pari a centinaia di milioni di euro, l’assessore al Patrimonio Ermanno Russo fa sapere, attraverso i suoi collaboratori, che ne occupa la Sauie, Società anonima urbana industria edilizia, creata dallo stesso barone nel 1934 e passata anch’essa sotto il controllo della Regione.



Come se ne occupi la società, e soprattutto quale sia il rendimento di questa enorme ricchezza, non è dato di sapere. Quel che è dato di sapere, invece, è dove si trovano i beni mobili di casa Quintieri regolarmente inventariati dalla Regione così come prevede la legge.








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