Lo definirono «l’assessore del tesoro», Antonio Franco Girfatti, vicepresidente della Regione Campania con Antonio Rastrelli, considerato da tutti la mente economica della...
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Perché «assessore al tesoro»? La risposta arriva subito: se non ci fosse stato lui, probabilmente, quel patrimonio sarebbe ancora nascosto nel caveau di una banca romana insieme con tutta una serie di beni e di oggetti molto, ma molto preziosi.
«Voglio sapere che fine ha fatto quel ben di Dio, dopo quasi vent’anni qualcuno dovrà dirmi chi lo gestisce e soprattutto come. Sono un cittadino, è un mio diritto».
Ma di che tesoro parla, Girfatti?
«Di quello del barone Giovanni Paolo Quintieri».
E chi è?
«Un ricco nobile calabrese che alla sua morte, nell’agosto del 1970, lasciò tutto il suo sterminato patrimonio, mobiliare e immobiliare, all’istituto per ciechi Colosimo dove la madre aveva sempre prestato la sua opera di volontaria e benefattrice. Fino a quando la sua eredità non è finita nelle mani della Regione Campania».
Che c’entra la Regione?
«C’entra eccome.
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Il Mattino