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Lo sconfinamento di carreggiata, l'urto frontale tra due macchine, i soccorsi, la corsa disperata in ospedale: è tornata così la morte sulla strada statale 268 del Vesuvio, l'arteria che da anni è tristemente nota per essere teatro di incidenti gravissimi.
Nel giro di pochi giorni ci sono stati ben due schianti, con tre morti complessivamente. Due i deceduti ieri mattina: si tratta di Paolo Pelly, 32enne di Boscoreale, chef di un ristorante che si trova sulla via Panoramica del Vesuvio e Francesca Esposito, 64enne, casalinga residente a Nola. Il primo è morto sul colpo, la donna invece è stata portata in ospedale ma non è riuscita a sopravvivere alle numerose ferite interne riportate.
Il fatto è accaduto all'altezza di Terzigno, intorno alle 10 del mattino: su quel tratto si viaggia ancora con la corsia unica, il raddoppio arriva qualche chilometro dopo, nei pressi dell'uscita di San Giuseppe Vesuviano, per poi proseguire fino a Somma Vesuviana. Pelly era a bordo di una Renault Clio ed era diretto verso Napoli, mentre la donna era in una Fiat Cinquecento guidata dalla figlia 36enne. Stando alle testimonianze raccolte dagli agenti del commissariato di polizia di San Giuseppe Vesuviano, titolari dell'indagine, la Clio è passata sull'altra carreggiata ed ha colpito in pieno la Cinquecento.
Lo scorso lunedì, tra l' uscita di Cercola e quella di Madonna dell'Arco c'era stato un altro incidente, che aveva coinvolto cinque mezzi di trasporto, tra cui due camion. In quella circostanza era rimasto gravemente ferito Fedele Radunanza, venditore ambulante di 44 anni, che proprio ieri ha perso la vita in ospedale. Un bilancio tragico, dunque, che riporta sotto i riflettori la strada statale 268 e i suoi pericoli. I lavori di ammodernamento e allargamento delle carreggiate hanno ridotto sensibilmente il numero degli incidenti, in particolare di quelli mortali, che fino a qualche anno fa erano molto più frequenti.
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