«Si tratta di un piano di rilancio integrato del Distretto di Solofra che comprende la riqualificazione del territorio, programmi per l’innovazione del processo...
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Il progetto integrato per il rilancio della Filiera Pelle regionale che può concorrere al raggiungimento dei seguenti obiettivi strategici: rafforzamento della leadership europea della Campania nella ricerca sperimentale ed industriale per migliorare il prodotto Pelle Made in Italy (che vale 65% a livello europeo e circa 20% a livello mondiale); lo sviluppo di un presidio «industriale» regionale in materia di Economia Circolare come laboratorio sperimentale nazionale sulla valorizzazione scarti della pelle e dei fanghi della depurazione (che possono produrre energia); e infine la progettazione di un marchio di qualità delle produzioni articoli in Pelle tramite la certificazione dei materiali e dei processi produttivi in tema di sostenibilità ambientale da parte istituto ricerca nazionale". In campo il progetto di sviluppo della Rete “Campania Innovative Leather to Sustainable Industry” costituita nel gennaio 2020 alla quale hanno già aderito 20 imprese conciarie e produttori di articoli in pelle per promuovere una strategia di sviluppo della filiera della pelle regionale orientata alla sostenibilità, alla innovazione ed alla economia circolare. Il progetto di sviluppo prevede al momento circa 25 milioni di investimenti (già cantierabili) per interventi di sviluppo industriale e programmi di innovazione di processo, di prodotto e tecnologica improntato alla tracciabilità di filiera, sostenibilità ed alla circolarità.
«Il nostro obiettivo finale - conclude il presidente Imperiale - prevede la nascita di un Polo Moda regionale – un Progetto capace di presentare gli articoli del Lusso prodotti dalle concerie campane, le complesse lavorazioni della pelle, prodotti finiti (scarpe, borse, guanti, capi d’abbigliamento) delle Aziende del nostro territorio per rilanciare il vero prodotto “Made in Campania”». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino