«Noi non vogliamo nulla, se non quello che è un diritto di mio figlio. Vogliamo sapere che fine ha fatto e a chi è stata assegnata la casa che gli...
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Cosa è accaduto in realtà? Pasquale era andato di persona alcuni anni fa a consegnare la domanda per l’assegnazione di un alloggio popolare, per la precisione nel 1990 e nel 2011. «Andò in un Caf - racconta la madre - e presentò la documentazione richiesta. Poi tre anni fa un nostro parente, recandosi nella sede dell’ufficio comunale di sant’Eligio, scoprì per caso, scorrendo le graduatorie, che Pasquale risultava tredicesimo nella graduatoria del ’90 e cinquantunesimo in quella del 2011». Tutto è rimasto fermo fino allo scorso 14 giugno, quando mamma Patrizia si è recata nella sede dello Iacp (Istituto autonomo case popolari) per chiedere spiegazioni: «Mi hanno risposto di chiedere al Comune di appartenenza, ossia alla Municipalità, ma anche in quel caso non abbiamo sciolto il mistero e mio figlio è ancora in attesa di un alloggio che, nonostante sia un un suo diritto, continua ad essergli negato». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino