Incendio ad Afragola, in fiamme una ditta di legnami: nube di fumo nero visibile anche a Napoli

Incendio ad Afragola, in fiamme una ditta di legnami: nube di fumo nero visibile anche a Napoli
La Terra dei Fuochi e i roghi della camorra. Pomeriggio d’inferno ad Afragola, per un incendio  importante”, quasi certamente di origine dolosa, scoppiato...

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La Terra dei Fuochi e i roghi della camorra. Pomeriggio d’inferno ad Afragola, per un incendio  importante”, quasi certamente di origine dolosa, scoppiato all’interno dell’azienda Castaldo Legnami ubicata al Corso Meridionale, sotto i piloni dell’Asse Mediano che ora rischia la chiusura. L’allarme scattato poco prima delle diciannove, quando i centralini dei vigili del fuoco e quelli di polizia e carabinieri sono stati letteralmente tempestati di chiamate dai residenti del rione delle case popolari, altrimenti noto come “i mattoni”  posizionato proprio di fronte alla  Castaldo Legnami.

Sul posto sono intervenute nel giro di tre minuti due autopompe della vicina caserma dei vigili del fuoco. E questa circostanza ha di fatto evitato un mega disastro ambientale. A dare una mano di pompieri gli agenti del commissariato di Afragola, diretto dal vice questore Gianvito Zazo, i carabinieri della locale caserma, coordinati dal luogotenente Raimondo Semprevivo, gli agenti della polizia municipale e tanti volontari.  Qualche decina di minuti dopo, sono intervenute una decina di autobotti, grazie alle quali è stato possibile aggredire tutto l’incendio che si era sviluppato su un’area di circa diecimila metri quadrati utilizzati come depositi dalla ditta “ Castaldo Legnami”. E a parte il materiale legnoso, l’incendio ha trovato forza grazie anche alle vernici utilizzate per impermeabilizzare i manufatti legnosi. Circa le cause del disastroso incendio, gli inquirenti non escluderebbero al momento la pista dolosa, che in queste zone ad alta densità camorristica, porta alla pista del racket delle estorsioni. Al vaglio degli investigatori anche i permessi e le concessioni della ditta, che di fatto occupa la parte sottostante dell'Asse Mediano, di proprietà della Citta Metropolitana, un'area questa sulla quale è vietato persino accedervi. Nelle prossime ore i tecnici dell’Arpac monitoreranno la qualità dell’aria per accertarne la presenza di diossine e altro veleni.

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Il Mattino