Spavento e disagi per un grave incendio ai sottoservizi divampato in piazza Cavour nella notte di martedì. Numerosi anche i locali ai Decumani e al centro storico rimasti...
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I testimoni parlano di «fiamme e tanta paura» visibili ancora ieri mattina. Alle 13 si respira ancora un'intensa puzza di plastica bruciata di fronte ai giardinetti della metro del Museo. Dietro le vetture dei pompieri, i camion della ditta che si occuperà dei lavori e il furgone dell'Enel, c'è la cabina dei sottoservizi completamente carbonizzata. Sottoterra si vede un groviglio di cavi verdi, grigi e arancioni sciolti dal fuoco. I disagi per la cittadinanza sono già tanti, in attesa della riparazione: dall'assenza di internet a macchia di leopardo che arriva fino in piazza Bellini, a problemi per i lampioni stradali. Alcuni bar sono rimasti senza rete, e quindi senza Pos: «Un bel danno - sospira Luigi Del Bono di Lemme - Senza rete non possiamo accettare i pagamenti».
Intorno alle 14 arriva un camion che trasporta grossi cavi rossi e hanno inizio le operazioni. Il tutto accade mentre pompieri e tecnici proseguono l'ispezione della cabina.
«Stiamo ancora studiando la situazione aggiunge l'ingegnere Enel Ma l'incendio potrebbe essere dovuto al terribile maltempo degli ultimi giorni. Sono andati in fumo cavi dell'elettricità, telefonici e dell'illuminazione pubblica». Infiltrazioni d'acqua nel sottosuolo dovute alla bufera, dunque, tra le cause indiziate del cortocircuito. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino