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Un giovane è arrivato in fin di vita e completamente sfigurato, questa notte, al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco a seguito di un grave incidente stradale, forse una bravata. L’equipe del pronto soccorso chirurgico dell’area critica dell’emergenza, tra medici e giovani infermieri, gli hanno salvato la vita.
Generalmente, guardando la serie Tv americana “ER-Medici in prima linea” si tende a pensare che certi interventi d’eccellenza accadano solo oltreoceano. E che gli ospedali delle nostre parti, quelli soprattutto di frontiera, siano da raccontare solo per disagi e malasanità. Invece, chi vive questa realtà ogni giorno (e notte), chi fa i conti con la mancanza di risorse, con gli assalti dei pazienti e le aggressioni dei parenti, sa che le eccellenze qui ci sono, anche tante, ma lavorano in condizioni molto più difficili. È il rischio già concreto è la fuga di cervelli e camici bianchi.
L'incidente
Questa notte al pronto soccorso del Maresca, come tante altre notti, una situazione davvero critica affrontata con grande professionalità e spirito di squadra. Un giovane di 23 anni è arrivato in ospedaòe quasi morto, era stato soccorso nella sua auto nei pressi della rotonda, all’uscita del casello autostradale di Torre del Greco. La vettura era totalmente capovolta, al suo interno cinque persone di cui soltanto una, il conducente 23enne, trovato in condizioni estremamente gravi. Gli altri quattro stranamente illesi. Sull’accaduto indaga l’autorità giudiziaria. Arrivato in ospedale il giovane è stato immediatamente soccorso dall’equipe chirurgica, alla guida del medico Giandomenico Di Sarno.
«È arrivato in condizioni gravissime - ha spiegato Di Sarno - con un pesante trauma cranio-facciale determinato da lesioni ossee del cranio.
Il 23enne ora è al Cardarelli e non è stata sciolta la prognosi. Saranno eseguite le indagini tossicologiche e i rilievi per capire cosa sia successo in quell’abitacolo dell’auto in cui soltanto uno dei cinque presenti è stato quasi maciullato.
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