Avrebbe stabilito contatti con i vertici dell’agenzia dell’entrate per favorire il gruppo Ragosta. Si sarebbe mosso, si sarebbe adoperato «in più occasioni», per ottenere...
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Eccola una delle accuse che hanno spinto i pm della Procura di Roma a perquisire casa e ufficio del giudice per le indagini preliminari Alberto Capuano, con un blitz della Guardia di finanza ai piani alti del Tribunale di Napoli. Inchiesta choc, si procede per corruzione: provvedimenti favorevoli, in cambio dei lavori di ristrutturazione del centro estetico della moglie del gip - sostengono gli inquirenti -, in uno scenario che ora vede coinvolti anche altri settori della pubblica amministrazione regionale, anche altri pezzi dello Stato.
Tra gli indagati ci sono Libero Angelillis e Mattia Barricelli, rispettivamente direttore regionale e provinciale della Agenzia delle Entrate in Campania e nel distretto napoletano.
Qual è il punto? Poche righe firmate dai pm della Procura di Giuseppe Pignatone svelano i contenuti di una inchiesta ancora quasi integralmente top secret, a proposito anche di presunti interventi in materia di accertamenti tributari. Anzi.
Stando a quanto è emerso dal provvedimento di sequestro notificato mercoledì mattina al quattordicesimo piano della Torre b, ci sarebbero stati «trattamenti di favore nella definizione di procedure tributarie».
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