Inferno Circum, gang di “portoghesi” si rifiuta di scendere e tiene il treno fermo per 40 minuti

Inferno Circum, gang di “portoghesi” si rifiuta di scendere e tiene il treno fermo per 40 minuti
Hanno tenuto il treno fermo al terminal di porta Nolana della Circumvesuviana, ritardandone la partenza di 40 minuti, fino a quando prima la polizia e poi lo stesso personale Eav...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Hanno tenuto il treno fermo al terminal di porta Nolana della Circumvesuviana, ritardandone la partenza di 40 minuti, fino a quando prima la polizia e poi lo stesso personale Eav li ha fatti scendere dal convoglio. Protagonista, un gruppo di viaggiatori, tutti rigorosamente senza biglietto. Erano più di venti persone ed hanno forzato i tornelli per raggiungere il treno numero 859 diretto a Nola-Baiano. Quando il capotreno, prima della partenza, ha chiesto loro di esibire il biglietto, si sono rifiutati: a quel punto il dipendente Eav ha chiamato prima la guardia giurata e, successivamente, la polizia.


I “portoghesi”, però, non ne hanno voluto sapere: si sono rifiutati di scendere dal treno, tenendolo in ostaggio e creando disagi anche agli altri passeggeri, impazienti di tornare a casa. Tra la gang (non solo ragazzini, ma anche molti adulti) e le forze dell’ordine con il personale Eav (sono intervenuti anche dipendenti fuori servizio) è nato un braccio di ferro: poi i viaggiatori senza biglietto hanno desistito, lasciando il convoglio. La corsa è ripartita soltanto 40 minuti dopo l’orario previsto.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino