Inquinamento del mare in Campania, scatta la task force della Guardia costiera

Inquinamento del mare in Campania, scatta la task force della Guardia costiera
Nel difficile periodo caratterizzato dall’emergenza epidemiologica, la Direzione Marittima della Campania ha assicurato con costante impegno l’assolvimento dei propri...

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Nel difficile periodo caratterizzato dall’emergenza epidemiologica, la Direzione Marittima della Campania ha assicurato con costante impegno l’assolvimento dei propri compiti di istituto in materia ambientale, pianificando una mirata ed intensa attività di controllo a tutela e difesa dell’ambiente condotta sull’intero territorio regionale.

 
In esecuzione delle direttive impartite dai competenti dicasteri, come recepite e declinate dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, è stata eseguita una capillare attività di monitoraggio dello stato dell’ambiente marino eseguita in collaborazione con l’ARPAC utile a poter constatare quale sia lo stato delle acque fluviali e marine a far seguito al rallentamento della produzione industriale. Un momento ed un dato che potrà costituire prezioso elemento di analisi, valutazione e confronto nei giorni a venire. 

Tutti i Comandi Campani, in sinergica azione, hanno quindi attentamente monitorato il territorio, consultato le fonti aperte e valorizzato ogni utile segnalazione per poter conoscere di eventuali fenomeni di inquinamento ricostruendone le dinamiche, accertando condotte antigiuridiche ed identificandone i responsabili. 
Tra le operazioni effettuate, tutte riconducibili ad un unico obiettivo strategico, si cita l’impegno alla tempestiva identificazione delle fonti inquinanti riversate nel canale Agnena, la cui foce insiste nel territorio di Mondragone e le cui immagini hanno avuto particolare risalto mediatico. Puntuale è stata l’azione investigativa condotta dagli uomini del Corpo, effettuata con l’impiego di mezzi nautici, terrestri, droni  e rilevamenti satellitari con l’ARPAC su delega della competente Autorità Giudiziaria.   

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Altrettando tempestivo ed efficace il monitoraggio effettuato dai Comandi delle isole del golfo di Napoli che hanno garantito un’efficace prevenzione generale e la repressione di alcune, marginali, condotte quali quelle poste in essere da alcuni soggetti come accaduto presso la spiaggia di Cartomana a Ischia, i trasgressori, noncuranti della disciplina sulla trattazione delle acque termali, le avevano riversate in mare ma sono stati prontamente identificati deferiti all’Autorità Giudiziaria. 

Parallelamente alle suddette attività poste in essere a tutela dell’ambiente marino, sono state condotte anche operazioni specifiche a tutela del territorio, come nel caso delle indagini delegate agli uomini del Corpo nel Cilento dove sono state individuate diverse discariche abusive nel territorio di competenza dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Palinuro con l’ identificazione dei responsabili dell’attività illecita.  In particolare è stata sequestrata una discarica abusiva di circa 5000 metri quadri (cinquemila) e per l’attività in parola è stato deferito all’A.G. competente il responsabile. 


Nel Porto di Napoli durante un pattugliamento del personale della locale Guardia Costiera, presso il molo Carmine è stato ispezionato un manufatto accertando la presenza all’interno dei locali di rifiuti pericolosi contenti amianto come confermato dal personale dell’ARPAC. Pertanto Il manufatto ed i rifiuti in parola sono stati sequestrati su disposizione della A.G.. Un importante azione a tutela dell’ambiente è stata posta in essere dal personale della Capitaneria di Porto di Castellamare di Stabia che ha operato in collaborazione con l’Arpac, un’azione per risalire ai responsabili di alcuni sversamenti accertati in alcune zone  del fiume Sarno e soprattutto alla foce dello stesso. Si invita pertanto tutta l’utenza a segnalare, prontamente, eventuali inquinamenti/pericoli per l’ambiente alla sala operativa della Capitaneria di Porto più vicina anche attraverso il Numero Blu 1530. Al riguardo si rammenta che Il servizio “Numero Blu 1530” per l'emergenza in mare è sempre attivo e gratuito sul territorio nazionale per il cittadino. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino