«Vetri rotti e pericolanti nella copertura». Interdetta un'area di Palazzo San Giacomo sulla parte retrostante lo scalone d'ingresso, frequentata dal servizio...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il sopralluogo è scattato venerdì mattina, su richiesta della Cisl Fp, con la partecipazione di un'equipe di tecnici degli uffici del Patrimonio, dell'Area Prevenzione e Protezione, della Napoli Servizi, nonché dei rappresentanti delegati dei lavoratori (Rls) Michele Paolocci, Pasquale Della Femina, Vincenzo Amendola. «Abbiamo chiesto ispezioni accurate - spiega Agostino Anselmi (Cisl Fp) - su tutti gli immobili di proprietà del Comune, a cominciare da Palazzo San Giacomo. La battaglia per la sicurezza dei lavoratori è una priorità nazionale per la Cisl. Il Comune acceleri sul ripristino di Palazzo San Giacomo - conclude - Dopo il cedimento del lampadario, nulla ancora è stato fatto. Mentre ci auguriamo non ci siano ritardi sulle gare per il restyling dell'edificio». Il Comune ne ha annunciato l'avvio nel 2019, per 5 milioni di euro di lavori.
«Nella zona posteriore dello scalone d'ingresso - è scritto nel verbale - frequentata dal servizio autoparchi, la copertura presenta vetri rotti a rischio di caduta. La zona sarà interdetta a cura della Direzione Centrale Patrimonio». L'area sarà interessata poi dai lavori di restauro messi a gara. Mentre lo scalone centrale resterà transennato fino al rilascio del nulla osta della Sovrintendenza. Individuati, poi, «numerosi punti di pericolo di distacco di porzioni di intonaco», che saranno oggetto di restyling. Mentre la rottura di una pluviale su via Imbriani sembra all'origine di profonde infiltrazioni.
Da rivedere anche «l'impianto elettrico, che necessita in generale di una verifica di conformità. In particolare nelle zone oggetto di vecchi guasti, come l'Avvocatura al terzo piano, è necessario un immediato ripristino dei componenti elettrici». C'è, inoltre, il problema dei bagni, «interessati da perdite idriche con relativa infiltrazione ai piani inferiori», anche queste demandate alla Napoli Servizi per i ripristini. Ma servirà il nulla osta della Sovrintendenza. Chieste verifiche anche «sui bagni posti sui ballatoi e sulla tenuta degli infissi delle corti esterne». Mentre «sono state rilevate alcune significative disconnessioni in parte delle pavimentazioni attraversate, come all'Avvocatura al terzo piano». Anche queste dovranno essere messe in sicurezza. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino