Afragola. Investito da uno scooter domenica sera, è morto dopo circa quarant’otto ore di agonia, attaccato alle macchine del reparto di rianimazione del secondo...
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E nonostante l'inimmaginabile baratro di dolore, i suoi genitori con un gesto di vero amore, hanno acconsentito all’espianto degli organi, che ora deve essere autorizzato dal pubblico ministero della Procura di Napoli nord che coordina le indagini, svolte dagli agenti del commissariato di Afragola, diretto dal vice questore Alfredo Carosella. Il suo investitore, A.C. 19 anni, del posto, denunciato al momento dell’incidente per lesioni gravissime, ora dovrà rispondere di omicidio stradale.
Gli agenti del commissariato hanno infatti accertato, che il diciannovenne guidava senza patente e che lo scooter, di proprietà di un suo amico, era non solo sprovvisto di assicurazione ma anche sottoposto al fermo amministrativo. Insomma un micidiale mix di balordaggine e violazioni al codice della strada che è costato la vita di un innocente. La morte di Antonio Panico ha sollevato sui social forum le veementi proteste degli abitanti della zona, che lamentano la mancanza di controlli, nonostante le numerose segnalazioni Leggi l'articolo completo su
Il Mattino