De Magistris attacca Centinaio: pochi fondi all'ippodromo di Agnano

Una foto storica di Agnano con la vittoria di Varenne
«Ancora una volta questo Governo, come i precedenti, vorrebbe penalizzare la città di Napoli a vantaggio del nord  - scrivono in una nota il sindaco Luigi de...

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«Ancora una volta questo Governo, come i precedenti, vorrebbe penalizzare la città di Napoli a vantaggio del nord  - scrivono in una nota il sindaco Luigi de Magistris e l'assessore allo sport Ciro Borriello - il Ministro delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio, sta riscrivendo le regole per riconoscere agli ippodromi italiani gli emolumenti economici per il funzionamento per l'anno 2019. Ancora una volta lo storico impianto per le corse di trotto e galoppo di Agnano, tra i più accreditati d'Europa, potrebbe vedersi assegnato non quanto dovrebbe per l'effetto del cambio delle regole prospettate dall'attuale Governo, così come anticipato nello scorso mese di dicembre».


«La penalizzazione all'ippodromo di Agnano - si legge ancora nel comunicato - è storia lunga e va indietro di anni: prima viene riconosciuto impianto strategico (2016), ma non sono mai state corrisposte le gratificazioni economiche conseguenti, per poi cambiare i criteri di assegnazione delle sovvenzioni. Una doppia penalizzazione innanzitutto ai danni dei lavoratori diretti e dell'indotto (circa 2 mila famiglie) che l'amministrazione comunale ha sempre salvaguardato e difeso, prevedendo il passaggio di cantiere in ogni gara per la gestione dell'impianto. Un attacco alla città di Napoli in definitiva che metterebbe a rischio il funzionamento e la gestione dell'ippodromo, fino a provocarne la definitiva chiusura se non si inverte la logica dei tagli anno per anno.
Un grande passo indietro poiché tra i criteri di assegnazione delle risorse vi doveva essere il numero di lavoratori occupati ed il riconoscimento di Napoli città Metropolitana. Elementi acquisiti al tavolo tecnico presso il Miistero mai tradotti in atti amministrativi».
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Il Mattino