Ischia, addio a Riccardo D'Ambra, ideatore della «cultura di terra»

Riccardo D'Ambra
L’isola d’Ischia è in lutto e, contemporaneamente, lo è l’intera comunità di Slow Food nel mondo, per l’improvvisa scomparsa di...

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L’isola d’Ischia è in lutto e, contemporaneamente, lo è l’intera comunità di Slow Food nel mondo, per l’improvvisa scomparsa di Riccardo D’Ambra, storico ideatore della condotta isolana e amico personale di Carlo Petrini che, di Slow Food, è stato il fondatore. Un malore se lo è portato via, poco prima delle 18, mentre era in casa con i familiari, come tutti, per il lockdown. Ma non si era fermato un solo attimo, in questi giorni di quarantena, programmando e realizzando, senza soluzione di continuità, momenti di condivisione nel segno dell’etica condivisa e della cultura agricola e ambientale.


Proprio Riccardo D’Ambra, tra l’altro, alla fine degli anni ’80 del secolo scorso, aveva rilanciato su scala mondiale il messaggio cruciale e identitario di Ischia, «un’isola di terra, legata la mare, che deve tutto alla forza della sua storia contadina», partendo dalla semplice concretezza di una trattoria, «Il Focolare», diventata un mitico punto di riferimento per i buongustai senza frontiere. «Sembra impossibile che si sia spento il vero vulcano di Ischia», il commento degli amici più cari, appena appresa la notizia. Per Ischia, una perdita non risarcibile, un faro che si spegne in un momento buio, nel quale brillava la sua luce schietta, sincera e formidabile. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino