L’isola d’Ischia è in lutto e, contemporaneamente, lo è l’intera comunità di Slow Food nel mondo, per l’improvvisa scomparsa di...
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Proprio Riccardo D’Ambra, tra l’altro, alla fine degli anni ’80 del secolo scorso, aveva rilanciato su scala mondiale il messaggio cruciale e identitario di Ischia, «un’isola di terra, legata la mare, che deve tutto alla forza della sua storia contadina», partendo dalla semplice concretezza di una trattoria, «Il Focolare», diventata un mitico punto di riferimento per i buongustai senza frontiere. «Sembra impossibile che si sia spento il vero vulcano di Ischia», il commento degli amici più cari, appena appresa la notizia. Per Ischia, una perdita non risarcibile, un faro che si spegne in un momento buio, nel quale brillava la sua luce schietta, sincera e formidabile. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino