«Appello agli albergatori: non abbassate i prezzi o si scatenerà una guerra dei poveri. Tanto chi ha paura non verrà lo stesso neanche a 59 euro come...
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Eppure, collegandosi proprio su Booking.com, uno dei portali di riferimento per chi sceglie di organizzare le vacanze sul web, questa fuga di turisti dall’isola non si registra. Ad esempio, per il prossimo weekend il 68 per cento delle strutture relative a Ischia, presenti sul sito, è già prenotato. E al momento in cui effettuiamo la nostra ricerca, l’offerta più bassa è di 77 euro per una camera matrimoniale in un hotel a tre stelle. Sconto applicato 41 per cento e 12 prenotazioni ricevute nelle ultime 24 ore. La seconda proposta che compare nella pagina è più o meno simile, ma è scontata del 32 per cento e ha ricevuto 15 prenotazioni nelle ultime 24 ore.
Spostandoci su Expedia.it, altro portale di riferimento per i viaggiatori, la situazione cambia sensibilmente. L’offerta più bassa per una camera doppia in un hotel a tre stelle è di 138 euro, nessuno sconto applicato e una nota ci avvisa che le camere sono quasi tutte prenotate. La seconda offerta disponibile, alle stesse condizioni, è di 160 euro e anche questa pare stia andando a ruba. Insomma, prezzi più alti, ma le richieste anche qui non mancano.
Lasciamo i grandi portali e ci spostiamo su uno dedicato solo all’isola verde: Ischiaprenota.com. Qui ci sono diverse offerte, valide sia per il prossimo weekend che per l’ultima settimana di agosto e le prime di settembre, e gli sconti proposti vanno dal 25 al 50 per cento. «Sono normali offerte di fine stagione, ma in certi casi sono fatte anche per invogliare la gente a venire a Ischia – spiega Gianluca Borrelli, titolare del sito –. Per ora la percentuale di disdette è bassa, ma i media stanno ingigantendo le conseguenze del terremoto e molti hanno paura a prenotare». Ma forse la preoccupazione è più degli operatori del settore, che dei turisti. Almeno questo si deduce per quanto riguarda le prenotazioni on line. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino