Ischia, emergenza sfollati: «In hotel e residence non oltre l'inverno»

Volontari in azione anche per accelerare la verifica statica di abitazioni e strutture danneggiate dal sisma che si è abbattuto lunedì scorso sulla parte alta di...

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Volontari in azione anche per accelerare la verifica statica di abitazioni e strutture danneggiate dal sisma che si è abbattuto lunedì scorso sulla parte alta di Casamicciola. Non si tratta di tecnici qualunque, ma di ingegneri dotati di una specifica competenza in materia di eventi disastrosi come per l'appunto i terremoti, e arrivano tutti da Napoli anche se sono entrati in azione anche in precedenti scenari come quelli dei vari terremoti che hanno colpito il centro Italia. Coordinati da Luigi Vinci, presidente dell'Ordine partenopeo degli ingegneri, i professionisti volontari che affiancano da ieri la Protezione civile e i vigili del fuoco sono una ventina e si alterneranno a gruppi per i prossimi giorni e fin quando la fase di emergenza non sarà terminata.


L'obiettivo è quello di avere più tecnici qualificati al lavoro sulle verifiche statiche e dare risposte ai cittadini in tempi ragionevolmente più rapidi. Le richieste pervenute attualmente sono circa un migliaio per case ed attività commerciali e ricettive sparse nell'area dell'epicentro, e cioè nella parte alta dell'isola fra Casamicciola e Lacco Ameno. Sono state effettuate finora circa 200 verifiche, ma il dato preoccupante è che ci sono tantissime persone che sono state allontanate dalle proprie abitazioni a volte affatto danneggiate, solo perché l'abitazione vicina era leggermente danneggiata o perché i vicoletti d'accesso risultano ancora ostruiti a distanza di giorni dal sisma da detriti e macerie non ancora rimossi a causa delle difficoltà che si incontrano ad operare in queste zone con mezzi meccanici di grosse dimensioni.

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