«Presidente, Casamicciola ha bisogno di una ricostruzione rapida, perché l'isola d'Ischia non può fermare la sua macchina del turismo e danneggiare...
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«A Roma devono comprendere bene - dice ancora Castagna - che non vogliamo creare cittadini e terremotati di serie A e di serie B, perché noi siamo un'altra cosa rispetto ad aree che vivono di allevamento, agricoltura e industria. Ischia vive di turismo, quindi di buona accoglienza ma al tempo stesso anche di buona immagine. Altrove una fabbrica può essere riaperta anche se la ricostruzione non marcia al passo. Qui da noi la ricostruzione fatta in tempi rapidi è l'unica garanzia per mantenere attiva l'industria turistica sui mercati nazionali e internazionali». Al Presidente della Repubblica, e nei prossimi giorni ai parlamentari, la richiesta non sarà dunque quella di ottenere fondi da utilizzare per una ricostruzione che non si sa quando arriverà nel tempo, quanto piuttosto fondi collegati a strumenti nuovi per operare. Così come nei giorni scorsi ha avuto modo di suggerire più volte il presidente dell'Ordine degli ingegneri di Napoli Luigi Vinci, che ha fatto appello a tutti affinchè questa volta i soldi non vengano sprecati inutilmente dallo Stato centrale. Le regole vigenti impediscono di adeguare alle norme antisismiche case, palazzi e strutture antecedenti al 1945. Un paradosso che è balzato fuori anche dalle relazioni dei tecnici dell'Ingv, l'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che avendo verificato in loco relazionano di «strutture di buona fattura, ma realizzate con mattoni e pietre di tufo locale, senza protezione antisismica». Quello appena citato è solo uno dei problemi da superare. Problemi di fronte ai quali anche l'aspetto finanziario e di sussidio si colloca in secondo piano. Resta infatti l'interrogativo di come ricostruire sui luoghi devastati, perchè in quelle zone gli insediamenti erano preesistenti a qualsiasi strumento urbanistico.
«Inutile che la Soprintendenza dica a chi ha avuto la casa distrutta che deve ricostruire con le pietre.
Il Mattino