«È ancora una volta davanti a immagini come queste, che mostrano semplicemente la potenza militare di uno Stato che si abbatte su un popolo senza riconoscimento e...
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«È stata una lunga notte per la gente di Gaza – scrive la de Majo -. Israele ha dato avvio al più duro bombardamento dal 2014. Chissà stavolta che nome inventerà per questa ennesima barbarie». La consigliera, militante del centro sociale Insurgencia, non ha mai nascosto la sua posizione filo-palestinese e conclude così il suo post: «Bisogna avere il coraggio di scriverlo e gridarlo, come lo scriviamo e lo urliamo davanti a tutti gli altri Stati autoritari del mondo. Bisogna farlo perché a Gaza, ogni volta che cadono le bombe, i morti sono migliaia e il numero dei bambini tra i morti è una vergogna per l’umanità».
Passano poche ore dalla pubblicazione ed esplode la polemica. Sugli scudi l’associazione di Napoli-Israele fa sapere: «Mentre il mondo brucia, mentre l’Isis fa esplodere i bambini usandoli come kamikaze e mentre Hamas ammazza omosessuali a Gaza lanciandoli dai tetti dei palazzi, a Napoli, in Consiglio comunale, c’è qualcuno che continua a nutrire il proprio odio anti-semita. Non è quello che auspichiamo nei rapporti con la nuova amministrazione de Magistris».
Poche parole che riaprono una vecchia ferita. La ruggine risale al 27 aprile 2013, quando de Magistris consegnò, al Maschio Angioino, la cittadinanza onoraria al presidente palestinese Abu Mazen. Successivamente, a Natale dello stesso anno, il leader dell’Anp ricambiò il riconoscimento e ospitò a Betlemme il sindaco di Napoli. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino