Istituzioni unite per un rilancio di Napoli e del Sud

Istituzioni unite per un rilancio di Napoli e del Sud
La necessità di ricostruire un percorso di armonia tra le istituzioni che devono lavorare insieme, per affrontare la sfida del rilancio socio-economico delle regioni...

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La necessità di ricostruire un percorso di armonia tra le istituzioni che devono lavorare insieme, per affrontare la sfida del rilancio socio-economico delle regioni meridionali: è questa la sintesi dell’incontro sul tema “Mezzogiorno e lavoro” organizzato dalle associazioni Merqurio e Sudd, che si è svolto in diretta Facebook.

Dopo i saluti di Carlo Falcone, presidente Associazione Sudd e di Osvaldo Barba, presidente Associazione Merqurio, al dibattito moderato dalla giornalista Giuliana Covella hanno partecipato Antonio Bassolino (ex sindaco di Napoli, ex presidente della Regione Campania e oggi presidente onorario di Sudd), Gianluca Daniele (già consigliere regionale e sindacalista CGIL), Nicola Martino (già segretario generale CISL in Campania), Rosario Rappa (segretario generale FIOM Napoli) e Anna Rea (dirigente nazionale UIL). Al centro del confronto il tema del rilancio che, secondo i relatori, deve prevedere investimenti mirati su infrastrutture materiali e immateriali, in particolare su una formazione dei futuri lavoratori, in un’ottica di innovazione dei sistemi di produzione e di crescita della qualità del lavoro. Investimenti quanto mai necessari per frenare il divario crescente tra il Sud e le altre aree del Paese, come testimoniato anche dall’ultimo Rapporto Svimez. Una sfida per la creazione di nuova occupazione che non può però prescindere dalla difesa dei principali insediamenti industriali, messi a rischio prima dalla crisi economica del 2008 e oggi dagli effetti dell’emergenza Coronavirus. Nel corso del dibattito tutti i partecipanti si sono soffermati in particolare sulle prospettive di rilancio dell’area metropolitana di Napoli.

La vicenda Whirpool, soprattutto, è stata individuata come un simbolo. Per i relatori la lotta per la difesa dei posti di lavoro degli operai dello stabilimento dell’area est di Napoli deve essere sostenuta perché la città e la Campania non possono rinunciare ad un futuro industriale, seppur basato su un’innovazione e una riqualificazione dei siti produttivi e delle produzioni. Il porto di Napoli, infine, è stato indicato da tutti come il principale volano di sviluppo dell’area metropolitana. Un porto che va, però, rilanciato dopo un decennio di declino che ha visto ridursi la sua importanza nei confronti dei principali scali concorrenti.

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Il Mattino