L'acqua è la ricchezza di questa terra, Castellammare. E dalle acque, a detta di molti, dovrebbe ripartire il suo rilancio. La sua rinascita. ...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Anni fa, una manifestazione nelle Antiche Terme, H2O, fu un successo di pubblico e di sperimentazioni artistiche (50 eventi in tre giorni, anche in collaborazione con l'Idis di Napoli-Città della scienza, per 20 mila visitatori) per parlare del patrimonio oligominerale, unico al mondo, della cittadina a sud di Napoli.
Da allora il vuoto, l'oblio, la crisi economica e la chiusura della antiche e nuove Terme.
Sui social, allora, è nata una pagina(creata da un artista di origine francese) per una chiamata alle armi, il 22 marzo prossimo(giornata internazionale dell'acqua) per quanti credono che la città delle acque, come veniva chiamata la terra a metà fra i monti Lattari e il mare, potesse ripartire dal suo bacino idrogeologico.
La preoccupazione dei creatori della pagina on line che fa appello alla dignità di una città bella nonostante il degrado, non permettere la privatizzazione di benei come le Terme, che invece meriterebbero altre opportunità per il territorio ed i cittadini.
Perchè non ci riuniamo alle Antiche Terme per discutere del futuro delle acque il 22 marzo? Per salvare il patrimonio oligominerali più prezioso?
La domanda che chiude l'SoS di chi ancora ama la propria terra, dicendo "Je suis Antiche Terme".
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino